Come la stragrande maggioranza degli incidenti aerei, non esiste un’unica causa di esito fatale, ma piuttosto una serie di fattori contribuenti che, presi insieme e in assenza di un’adeguata azione correttiva, si traducono nell’opposto di quanto necessario: la conservazione dell’interesse collettivo, cioè dell’interesse dei beni e delle persone.
Nel caso del fallimento di Sabina si possono distinguere due categorie di fattori: fattori esterni e fattori interni.
Fattori esterni:
L’indipendenza del Congo presenterebbe tre gravi problemi, minando i rapporti commerciali che la Sabina aveva intrattenuto con la sua ex colonia e, quindi, un’importante fonte di reddito.
In particolare, il futuro status delle linee interne congolesi che potrebbero sfuggire dalla Sabina nonché la perdita del carattere “costiero imperiale” della linea tra il Belgio e il Congo. Il che, tra l’altro, ha permesso di preservare la strategia anticoncorrenziale che Sabina aveva praticato dalla fine della seconda guerra mondiale.
Poi c’è la sorte delle quote sabine possedute dalla colonia che dovevano tornare allo stato congolese indipendente. Tanti elementi che costringeranno lo Stato a prendere provvedimenti urgenti e che porteranno in particolare all’acquisizione del 90% delle azioni della società.
Sì, solo che i risultati finanziari erano già disastrosi e che la Sabina soffriva già in quel periodo di una sottocapitalizzazione strutturale, interamente a carico dello Stato, che la costrinse a indebitarsi (notevolmente) per continuare il suo sviluppo. Proprio questo corpo malato verrà vaccinato e svilupperà uno dei fattori interni più dannosi, che è il “fallimento della decolonizzazione politica della Sabina”.
Come se non bastasse, i due shock petroliferi avvenuti negli anni ’70 hanno provocato un aumento del prezzo del barile di petrolio, che è passato da meno di 2 dollari al barile nel 1972 a più di 30 dollari nel 1980.
Infine, la liberalizzazione del trasporto aereo commerciale, avviata per la prima volta negli Stati Uniti negli anni ’70, e il graduale divieto europeo di sovvenzionare le compagnie aeree nazionali, che era, non dimentichiamolo, modello di business di Sabina Finance, sarebbe fatale per una società:
1. Ha una struttura finanziaria tristemente inadeguata per gestire questo cambio di paradigma.
2. Non subirà mai ristrutturazioni nel senso forte del termine, se non per l’attuazione di una serie di “dubbini e quindi inefficaci business plan”, che ci portano a parlare di fattori interni.
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