Lunedì, Natalia Gomnyuk, portavoce militare dell’Ucraina meridionale, ha annunciato che l’esercito ucraino ha recuperato “circa 500 chilometri quadrati” di territorio occupato dai russi. L’Ucraina ha affermato di aver riconquistato circa 3.000 chilometri quadrati dai russi, la maggior parte durante un falso contrattacco nel nord-est, nella regione di Kharkiv, costringendo le forze di Mosca a ritirarsi.
Notizie che non piacciono affatto al Cremlino. Soprattutto per Vladimir Putin. Anche i media inglesi, The Independent, ritengono che il presidente russo abbia preso decisioni forti. Stava infatti per decidere di sostituire Roman Berdnikov, tenente generale. Una decisione presa 16 giorni dopo la nomina del soldato a capo degli eserciti del territorio. In precedenza, era il comandante delle forze russe in Siria prima di trasferirsi in Ucraina per comandare le forze nell’autoproclamata Repubblica popolare del Donbass.
La Russia non ha ancora confermato queste informazioni. L’Ucraina, dal canto suo, garantisce che l’uomo sarà sostituito dal tenente generale Oleksandr Labin. Dopo il contrattacco ucraino, il ministro della Difesa russo ha sottolineato che il ritiro delle truppe vicino a Kharkov era dovuto a un “raggruppamento” strategico delle unità. La versione smentita dall’Ucraina.
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