I parigini e i francesi sono arroganti, pieni di sé e circondati da un complesso di superiorità che li porta costantemente a sospirare e disprezzare chiunque non sia parigino o almeno non francese.
Ecco un luogo comune che – come tutti i luoghi comuni – ha qualche fondamento nei fatti, ma un’importante eccezione. Io, italiano, vivo a Parigi da alcuni anni, e ho l’impressione che i francesi nutrano un’ammirazione speciale per gli italiani. Una insospettabile ammirazione per gli stessi italiani.
“Siamo un Paese dove la felicità è possibile”
Esiste una rivalità tra queste due nazioni, separate dalle Alpi, ma è unilaterale: gli italiani lo sentono, i francesi no, e sono lontanissimi per sospettare che questi ultimi siano ancora considerati cugini arroganti e dispotici.
I francesi ci adorano, peccato se non viene ricambiato. Resta da vedere se questo affetto si basi su buoni motivi e su motivi che ci piacciono.
Innanzitutto, siamo un paese in cui la felicità è possibile. Qualche anno fa, quando ottenne il grande scrittore Jean d’Armeson Corriere della SeraQuando gli è stato chiesto cosa gli ha dato più soddisfazione nella vita, ha risposto senza esitazione: “Tante volte ho ritirato la macchina il venerdì sera, ho guidato tutta la notte e sono arrivato a Portofino [en Ligurie] All’alba sono stato a Roma fino a domenica sera. Poi lunedì mattina sono partito per riferire in redazione Picaro. Distrutto, ma molto felice. Nella mitologia francese viaggio su strada, Ritiriamo la macchina e andiamo in Italia, non ad Amburgo o Francoforte.
Perché per i francesi i tedeschi sono abbastanza bravi da ospitare la sede della Banca centrale europea e creare l’asse Parigi-Berlino, che porta stabilità ma non scatena grandi emozioni. I belgi giocano il nostro ruolo Carabinieri Nelle commedie francesi. Gli inglesi vivono in un paese dell’estremo nord “Gran Bretagna” Più piovoso di Brest o Saint-Malo. Sono gli italiani e l’Italia a far sognare, rispecchiando l’idea di un altro modo di vivere, forse più interessante.
Un luogo dove le persone sorridono non per innocenza ma per il gusto e l’intelligenza della vita. “Prendi la vita con entrambe le mani”, Ecco una bella espressione francese, l’ambizione di vivere con tutta l’intensità possibile. Giusto o sbagliato
Il resto è riservato agli abbonati…
- Accedi a tutti i contenuti sottoscritti
- Supporta la scrittura libera
- Ricevi una sveglia per posta ogni mattina
Anche i nostri lettori stanno leggendo
Fonte dell’articolo
Fondato nel 1876, il primo quotidiano italiano di cui si abbia menzione “Sera” (“sera”) nel titolo, anche se da oltre un secolo esce la mattina. Serio e sobrio, il giornale ha saputo affrontare i disordini politici pur mantenendo la sua indipendenza.
Dalla nascita, il Corriere si affermò come portavoce del capitalismo industriale nel Nord. La sua forma, troppo grande per la quotidianità moderna, contribuisce a questa immagine di serietà e tradizione. Appartiene RCS Mediagroup, acquistata dall’imprenditore Urbano Cairo nel 2016, possiede anche il canale La7.
Come altri quotidiani nazionali italiani, La sua offerta ha subito un forte calo negli ultimi anni, Ma è in testa alla classifica.
Insieme a molti accessori tra cui giornali Impostare (Argento), Io sono femmina (femminile di sabato) e Lettura (Domenica).
Per saperne di più
Servizi numerici
“Specialista del cibo hardcore. Guru del web sottilmente affascinante. Giocatore. Tipico pioniere della birra. Amante dell’alcol. Amante del caffè. Esasperante umile fan dei viaggi.”