Il New York Times ha rivelato inquietanti rivelazioni basate su documenti statunitensi riservati trapelati di recente. Secondo i media americani, una catastrofe è stata scongiurata per un soffio lo scorso settembre quando un caccia russo ha quasi abbattuto un aereo spia britannico nello spazio aereo internazionale vicino alla Crimea.
Secondo due anonimi funzionari della difesa degli Stati Uniti, il pilota russo ha interpretato male i comandi di un operatore radar a terra e ha sparato un missile contro l’aereo spia. Per fortuna un malfunzionamento tecnico avrebbe potuto evitare il peggio e il tiro ha mancato il bersaglio. Uno dei funzionari statunitensi citati nei documenti trapelati ha descritto l’evento come “davvero spaventoso”.
Il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, aveva accennato all’evento lo scorso ottobre senza rivelarne la reale gravità. Ha spiegato al parlamento che la macchina aveva “interagito” con i piloti russi. Così è stato possibile lanciare un missile “vicino” al giunto della RAF. Da parte sua, Mosca ha parlato di “fallimento tecnico” per mitigare la gravità dell’incidente. Ben Wallace ha poi indicato di non considerare l’incidente una deliberata escalation da parte dei russi, secondo un rapporto dell’agenzia di stampa Reuters.
Recenti scoperte indicano che l’evento è stato molto più grave di quanto inizialmente presentato e che potrebbe essere stato un atto di guerra, osserva il New York Times.
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