L’amministratore delegato del gruppo media Roularta, Xavier Bouuckaert, si chiede se bpost non applichi prezzi troppo alti per la distribuzione dei periodici, e si augura che venga chiarito se l’utilizzo dei sussidi da parte dell’azienda postale e logistica sia corretto.
Bpost riceve sovvenzioni pubbliche per la distribuzione di giornali e periodici. Ma Xavier Bouuckaert si chiede, sulla scia della scoperta di una serie di irregolarità all’interno di bpost – che potrebbero aver applicato margini altissimi ai servizi allo Stato – se l’azienda non chieda un prezzo altissimo per la distribuzione periodica.
Questi vengono distribuiti agli abbonati contemporaneamente al giro di posta, a differenza dei giornali che sono oggetto di un giro a sé stante, nelle prime ore del mattino. Xavier Bouckaert si chiede: “Perché una tiratura costa 35 centesimi per una rivista, mentre un giornale costa solo 25 centesimi? Inoltre, per i giornali, sono necessari giri separati”.
L’amministratore delegato di Roularta, che è presidente dell’associazione degli editori di WeMedia, lamenta anche che il prezzo di distribuzione aumenterà del 20% l’anno prossimo, mentre il servizio fornito non migliora.
In reazione, bpost ha osservato che “nell’attuale franchise, i prezzi degli editori sono fissati dallo stato, non da bpost”. L’azienda aggiunge che il sostegno più alto ricevuto dal 2016, su base annua, per le riviste è stato di 54,3 milioni di euro, che è al di sotto del “tetto” previsto per questi sussidi. Xavier Bouckaert aveva menzionato sul sito web della rivista Trends emesso da Roularta l’importo di 70 milioni di euro a questo proposito.
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