Analista finanziario, receptionist di hotel o persino assistente familiare sono alcuni dei mestieri che compaiono nell’elenco dei 108 mestieri identificati come lavori critici – incluso il commercio meno – il cui elenco ufficiale è stato pubblicato mercoledì da Actiris.
Queste occupazioni si qualificano come lavori critici per quanto riguarda la difficoltà che i datori di lavoro hanno nell’assumere un candidato. L’elenco comprende quindi posti di lavoro distribuiti in vari settori: amministrazione e segreteria, commercio, contabilità e finanza, edilizia, istruzione e formazione, horeca, informatica, industria, sanità, servizi alla persona e trasporti.
Per quanto riguarda l’emersione di alcuni mestieri commerciali, amministrativi o della ristorazione, si può avanzare l’ipotesi della ripresa post-Covid, precisa Acteris. Al contrario, aggiunge l’ente regionale, stanno scomparendo altri mestieri come i consulenti del credito, i geometri, i gestori di negozi al dettaglio o addirittura gli agenti immobiliari.
Più di 25.000 posti vacanti
La maggior parte delle professioni nell’elenco ha diversi anni. Questi includono, tra gli altri, personale docente, personale infermieristico, professioni digitali o persino edili.
“Ci sono 25.739 posti vacanti nella regione di Bruxelles, comprese molte professioni che stanno assumendo”, sottolinea Bernard Clerfayt, ministro del Lavoro di Bruxelles, citando un comunicato stampa di Actiris. “Per consentire ai datori di lavoro di assumere, dobbiamo formare e sostenere meglio le persone in cerca di lavoro. Ecco perché, da settembre, tutte le persone in cerca di lavoro beneficeranno di una valutazione delle competenze professionali, linguistiche e digitali. Sulla base, un piano di azione e formazione permetterà di orientarli meglio nel mercato del lavoro, e in particolare verso tutte queste professioni alla disperata ricerca di armi”.
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