“Sappiamo che si stanno cercando altre strade, ma non vediamo alcuna soluzione alternativa all’accordo originale a causa dei rischi”, ha detto ai giornalisti il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan durante una visita in Turchia a Kiev.
La Russia si è ritirata dall’accordo a metà luglio, consentendo per quasi un anno di trasportare milioni di tonnellate di grano ucraino via mare, nonostante la guerra.
Nelle ultime settimane Mosca ha effettuato diverse serie di attacchi alle infrastrutture portuali di Odessa e ai porti sul Danubio.
La guerra in Ucraina: in un mese sono state distrutte 270mila tonnellate di grano ucraino
L’Ucraina è alla ricerca di partner per incrementare le proprie esportazioni, anche attraverso il Mar Nero, dove ha recentemente sfidato Mosca con la fuga di una nave mercantile battente bandiera di Hong Kong, che non è stata attaccata dalla Russia nonostante la sua minaccia.
Kiev ha anche effettuato diversi attacchi contro navi russe nel Mar Nero, tra cui una petroliera, e a sua volta ha minacciato navi dirette verso i porti russi occupati da Mosca.
La Turchia ha a lungo agito come mediatore tra i due paesi in guerra, sponsorizzando in particolare l’accordo sul grano della Russia con le Nazioni Unite, ma le relazioni con Mosca si sono inasprite dopo che Ankara ha consegnato i leader del reggimento ultranazionalista Azov all’Ucraina.
Tuttavia, all’inizio di agosto, il presidente Vladimir Putin ha richiesto il sostegno della Turchia per esportare grano dal grande raccolto russo, la cui consegna è stata ostacolata dalle sanzioni occidentali.
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