Il giocatore italiano Filippo Baroncini ha vinto venerdì a Lewandowski il titolo mondiale U23. Baroncini ha vinto la gara di 161,1 km tra Anversa e Lovanio. L’eritreo Pinium Girme è arrivato secondo dietro l’olandese Olav Kuiz. Thibaw Nis è arrivato sesto. Per i giovani la gara è stata molto tesa. La caduta è avvenuta poco prima del lancio ufficiale.
Dieci chilometri dopo, un trio è fuggito: l’estone Kleb Karpenko, il neozelandese Logan Curie e l’irlandese Adam Ward.
Lungo il percorso si sono trovati a terra tre belgi: Fabio von Den Bosse al via, Arnaud de Lee a 63 km dalla fine e Lennert van Eidwelt a 57 km dal traguardo. De Lee è stato il meno fortunato dei tre perché ha dovuto arrendersi.
L’ultimo sopravvissuto alla scissione è stato catturato a 66 miglia dal bersaglio del reparto. Nonostante gli sforzi del francese Hugo Page, il gruppo di nove corridori è stato raggruppato fino a 42 km dalla fine del Peloton. L’italiano Luca Kolnaki, l’olandese Don Hoole, il norvegese Anders Holland Johannessen, il ceco Thomas Kobecki, l’australiano Jared Trisner, lo svizzero Mauro Schmidt, l’americano Kevin Verwak, il neozelandese Finn Fischer-Black e il Portogallo. Pochi chilometri dopo, si sono uniti a loro il francese Kevin Vogelin e il kazako Evgeni Fedorov.
Undici uomini avevano trenta secondi di vantaggio sul Peloton guidato dalla squadra belga. Dopo l’accelerazione di Florian Vermeersh, l’intervallo è stato ridotto a meno di 20 secondi.
Mauro Schmid ha poi attaccato a 18 km dalla linea. Ha iniziato 7 secondi davanti ai suoi ex compagni divisi e gli ultimi 21 secondi davanti alla squadra di Vermeerch.
Gli olandesi seguirono Schmidt. Lo svizzero ha mantenuto una decina di secondi prima dell’ultima salita dei Wijnpers, a 6 km dal traguardo. Il lussemburghese Arthur Clockers è partito in contropiede, è tornato a Schmidt ed è stato catturato da Peloton. Il giocatore italiano Filippo Baroncini ha poi giocato il suo all-out e ha preso dieci secondi da Pelton.
Nella salita del Sindh-Antonioisberg, Baroncini ha vinto il titolo mondiale contro. Il 21enne Baroncini, co-campione europeo dopo Thibaut Nis a Trento, si è distinto per il quarto posto in Coppa Sabatini pochi giorni dopo. Passerà al professionismo la prossima stagione con Trek-Sekafredo.
L’eritreo Pinium Kirmey è arrivato secondo in 2 secondi davanti all’olandese Olav Kuiz. Thibaw Nis è arrivato sesto.
L’Imola, che ospita solo eventi d’élite, non ha avuto un flusso di speranza nel 2020. Un altro italiano, Samuel Battistella, ha vinto l’ultima edizione nel 2019 nello Yorkshire.
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