L’inverno si avvicina rapidamente. Se l’inverno atmosferico inizia il 1 dicembre, astronomicamente o calendarmente, allora l’inverno inizierà venerdì 22 dicembre, che è il giorno del solstizio d’inverno. Questo fenomeno è caratterizzato dalla notte più lunga e dal giorno più corto dell’anno.
Ciò significa che dal 22 dicembre le giornate inizieranno ad allungarsi fino al prossimo solstizio d’estate, che avverrà il 20 giugno 2024. Al contrario, il solstizio d’estate segna il momento in cui l’emisfero settentrionale della Terra è più vicino al sole e rappresenta quindi il periodo più lungo giorno dell’anno.
Anche se nel nostro calendario segna il cambio di stagione e il giorno più corto, il solstizio d’inverno è in realtà un fenomeno astronomico molto più complesso di così. Ciò accade quando l’asse terrestre, mentre ruota, dirige il Polo Nord verso il suo punto più lontano dal Sole.
secondo Istituto di Meccanica Celeste e Calcolo delle Effemeridi dell’Osservatorio di Parigi (IMCCE), “Il solstizio d’inverno corrisponde al momento in cui la longitudine apparente del centro della Terra rispetto al Sole è pari a 270 gradi.”
La data cambia ogni anno
Questo fenomeno si spiega con “l’inclinazione dell’asse terrestre, che rimane orientato nella stessa direzione durante tutto l’anno, mentre la Terra gira attorno al sole”, secondo quanto determina Weather Channel. Ogni anno, durante il suo percorso attorno al sole, la Terra occupa quattro posizioni che segnano l’inizio delle stagioni: gli equinozi di primavera e autunno, e i solstizi d’estate e d’inverno.
La parola “colpo di stato” in latino significa “colpo di stato”, È composto da “sol”, che significa sole, e “situ”, che è il passato di “stare”, che significa “fermarsi”. Ogni anno il solstizio d’inverno non cade nella stessa data, ma generalmente cade il 21 o il 22 dicembre.
Questa data cambia a causa del nostro calendario. Il nostro anno solare, infatti, dura 365 giorni, tre anni su quattro, mentre la durata della rotazione della Terra attorno al Sole è di 365 giorni, 5 ore e 48 minuti. Questo è anche il motivo per cui ogni quattro anni abbiamo un anno di 366 giorni, un anno bisestile, per compensare i giorni mancanti nel nostro calendario rispetto al numero effettivo di giorni.