I bambini sono particolarmente colpiti dall’inquinamento atmosferico. Lo studio DREES ha esaminato questo fenomeno e i giovani più colpiti.
Pertanto, i bambini piccoli che vivono nelle famiglie più ricche e in quelle più povere sono i più vulnerabili all’inquinamento atmosferico dovuto alle polveri sottili.
Come si spiega questo enorme divario?
“Da un lato, l’inquinamento atmosferico è concentrato nelle città, dove spesso vivono persone benestanti”, risponde Dardris. «Le persone meno abbienti, invece, spesso vivono all'interno dei bacini urbani (periferie… ndr)», particolarmente inquinati.
Ma i più umili sono quelli che pagano il prezzo più alto. I nati a termine necessitano in media di più cure nel reparto maternità. Inoltre, “l’1,9% di loro viene ricoverato d’urgenza per asma prima del terzo compleanno, rispetto all’1,2% delle persone benestanti”.
“Per quanto riguarda i ricoveri d'urgenza per bronchiolite prima del secondo anno di età, le differenze sono ancora più marcate, con il rischio raddoppiato per i più modesti”, avverte il rapporto.
Disparità nell’accesso alle cure
Allo stesso tempo, l’uso e la dispensazione di farmaci per l’asma nelle farmacie comunali è molto più basso tra le famiglie più povere.
Ogni anno in Francia, circa 28.000 bambini vengono ricoverati in ospedale per bronchiolite prima dei due anni e 11.000 per asma prima dei tre anni.
“Se potessimo ridurre l’esposizione media annua ai principali inquinanti atmosferici di circa l’1% durante il primo anno di vita… 2.000 ricoveri per bronchiolite, 1.800 per asma e 6.100 trattamenti pediatrici con farmaci antiasmatici sarebbero “Basta”. Dicono gli autori.