mercoledì, Marzo 5, 2025

La morte di Emil: cosa sappiamo della scoperta dell'ultimo osso del bambino

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Dopo il ritrovamento di un teschio da parte di un escursionista, il caso del piccolo Emil ha potuto fare un grande passo avanti. L'osso è stato rapidamente identificato come appartenente al bambino dall'Istituto di investigazione criminale della gendarmeria nazionale (IRCGN).

Lunedì 8 aprile abbiamo appreso del ritrovamento di un secondo osso nella zona del primo ritrovamento. “Un piccolo pezzo dell'osso di Emil è stato ritrovato nella stessa zona dei vestiti, sotto il cranio.Lo ha sottolineato il pubblico ministero di Aix-en-Provence, Jean-Luc Blachon. La scoperta è stata fatta mercoledì 3 aprile dalle forze della gendarmeria presenti nella regione dell'Haute-Vernet.

Determinata la causa della morte?

La morte di Emile Al-Saghir: “L’impatto dell’incidente occupa un posto più importante rispetto ad altri”.

Nonostante questa nuova scoperta, le informazioni raccolte non sono ancora sufficienti per determinare la causa della morte del bambino. Questo è quanto ha spiegato il giudice, confermando che l'osso ritrovato era proprio quello del piccolo Emil.

Secondo fonti vicine al caso, BFMTV riferisce che è stato ritrovato un dente e che è ancora in fase di analisi presso l'IRCGN. Nel sito, i ricercatori hanno riportato anche ossa di animali… forse cervi.

“Tra caduta, omicidio colposo e omicidio non possiamo ancora scegliere un’ipotesi piuttosto che un’altra”.Jean-Luc Blachon ha insistito sulla data del 2 aprile nel suo primo discorso alla stampa. Dopo queste scoperte, nessuno può confermare che il teschio e i vestiti di Emil si trovino in questo luogo dall'8 luglio. Avrebbero potuto esserlo“Viene riportato da una persona, un animale o dalle condizioni meteorologiche.” Lo spiega il pubblico ministero.

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Fine della ricerca?

Se mettiamo insieme i pezzi del puzzle, ci sono ancora molte zone grigie riguardo alla morte del giovane Emil.

Con un centinaio di gendarmi dell'Haute-Vernet che perlustrano la zona, le ricerche non sono ancora finite. In effetti, circa una dozzina di legionari erano stati chiamati come rinforzi per una missione ben precisa: perlustrare attentamente aree specifiche e specifiche per trovare le ossa del ragazzino.

D'altra parte, una parte della forza lavoro è ancora in calo dopo la scoperta del primo osso da parte di un vagabondo. La ricerca proseguirà almeno fino al 15 aprile.

Alla morte del piccolo Emil, i cani hanno perso le tracce della fontana: “Perché la persona da cui emanava l’odore si era spostata o non era più a terra”.

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