Sedici partite, e una vittoria per 7-0 sulla Slovacchia nel novembre 2022 al Park Duden, quanto se lo aspettavano le Fiamme Rosse! Ma la porta inviolata attenderà ancora. Forse martedì a Sint-Truiden. Nel giro di cinque minuti i belgi pensavano di avere in pugno la Repubblica Ceca. Lisa Lichtfuss ha toccato quel rigore di Dubkova (dopo che Deleuze ha restituito la palla nel rettangolo) ma non tutti erano come Niki Evrard, che ha fatto di questo tiro la sua specialità.
Tuttavia, il portiere del Digione non sembra depresso, sapendo che questa riduzione del punteggio non ha messo immediatamente a repentaglio la prima vittoria del Belgio nelle qualificazioni a Euro 2025. Si rende anche conto che in una partita in cui non avrebbe dovuto essere così richiesta, Marchoise è riuscita comunque a fare gli interventi necessari.
Un’alternativa vincente a Di Caen
Oltre a questo 12esimo gol segnato in tre partite, i giocatori dell’Efes Sernels hanno potuto tirare un sospiro di sollievo dopo 95 minuti di gioco, e nella corsa alla qualificazione diretta (le prime due squadre), non c’era bisogno di tornare a vuoto -handed da Praga e dall’Eden Arena. Giusto per mettere pressione alla Danimarca, anch’essa in corsa per il secondo posto.
Tuttavia, dopo una buona mezz’ora, sembra che tutto l’entusiasmo che aveva prevalso nel primo quarto d’ora si sia affievolito nel clan belga. L’avversario era chiaramente nella stessa posizione dei belgi e avrebbe dovuto vincere, ma visto il vantaggio in piedi, sulla carta, non ci aspettavamo di vedere i belgi così confinati per un’ora dopo la partita finita 0-2. I cechi hanno dovuto spingere per la rimonta e sono stati logicamente ricompensati con un rigore, ma si sono trovati di fronte un portiere locale non al meglio, colpevole di due falli sulla porta belga, e alcune azioni nell’area di rigore ceca sarebbero state inutili. Abbastanza. Resta un punto di lavoro, dice Sernels, che ha festeggiato la sua rimonta con tre punti.
In avvio di gara, il blocco belga ha fatto, infatti, la parte più difficile del primo quarto d’ora. Il riposizionamento di Tine De Caigny come trequartista, con il ritorno alla difesa a quattro, ha offerto molte soluzioni visto il volume del suo gioco nell’animazione offensiva che ha ripreso Elena Dhont anche se i campioni d’Olanda sono partiti con Twente Wollaert. E De Caigny ruba la scena. Ciò indica una certa capacità di adattamento. Messa in difesa, sia in Nazionale che nella RSCA, ha reso il suo ritorno a centrocampo un successo anche se non è ancora la grande De Caigny degli anni precedenti.
- rappresentante. Repubblica Ceca: Votíkova, Bartonova (57 D Bykova), Deddinova, Bertoldova, Slaksova, Dubkova, Kahinova (80 D Koturkova), Khairova (74 D Cerna), Krečíkova (57 D Cvetkova), Švečkova (74 D Ružíkova), Staškova.
- Belgio: Lichthus, Deleuze, Tysiak, Kiss, Cayman, De Caen, Vanhaevermaite, Dellacau (Missibo 80), Dont (Janssens 62), Detroyer (Wijnnatz 80), Wollaert.
- Arbitro: Sig. Gasperotti (ETA).
- Ammoniti: De Caigny, Szevičkova, Wollaert, Deleuze.
- Gol: 12 Wollaert (0-1), 14 De Caen (0-2), 86 calci di rigore. Dubkova (1-2).
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