L’uomo, ex ciclista, sarebbe stato a capo di un’organizzazione criminale che avrebbe utilizzato una truffa piramidale o Ponzi per frodare le vittime per almeno 24 milioni di euro tra il 2015 e il 2018, attraverso presunti investimenti in criptovalute.
L’uomo, Stijn V., avrebbe esortato le persone a investire in criptovalute attraverso varie società con nomi come Nanocoin, Nanoclub, Octacoin, Crypto888, Ormeus Coin, Green X Coin, CryptoTrain o IQ Chain, promettendo loro rendimenti elevati. Il denaro avrebbe dovuto essere investito in vari progetti, ma questi presunti investimenti non hanno mai dato i loro frutti e le vittime non sono mai state in grado di recuperare i propri soldi poiché i loro portafogli di criptovaluta erano bloccati.
Alle vittime era stata data una carta bancaria virtuale che avrebbe dovuto consentire loro di accedere ai propri soldi, ma non ha mai funzionato, o solo eccezionalmente.
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L’indagine ha dimostrato che il denaro veniva instradato attraverso una complessa rete di conti bancari in Norvegia, Singapore e Hong Kong e che gran parte di esso finiva sui conti di un avvocato norvegese. Stijn V., ex ciclista secondo Het Laatste Nieuws, avrebbe raccolto personalmente circa 10 milioni di euro, che avrebbe utilizzato principalmente per acquistare immobili in Spagna.
Secondo diversi media, in Belgio sono state presentate 58 denunce. Stijn V. è stato arrestato il 30 giugno su mandato d’arresto europeo emesso dal Belgio. Non è però chiaro quale sia la Procura competente per le indagini.