La recessione ha lasciato il posto a un cauto ottimismo. Ma per quanto tempo? si chiede il quotidiano libanese Mashreq-Oggi.
Dopo diverse settimane di congelamento, al Cairo e a Doha sono ripresi i colloqui indiretti tra Israele e Hamas, mediati da Stati Uniti, Egitto e Qatar, su un accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, devastata da nove mesi di guerra. Vengono rilasciati gli ultimi 116 ostaggi israeliani (42 dei quali si ritiene siano morti).
Il capo della CIA William Burns e il capo del Mossad israeliano David Barnia dovrebbero arrivare nella capitale del Qatar nel corso della giornata.
Ciò che ha chiaramente consentito il rilancio dei colloqui è stata essenzialmente la grande concessione fatta da Hamas. Il 7 luglio ha manifestato il suo desiderio di farlo “Discutere l’accordo” e questo è “Senza un impegno preventivo da parte di Israele per un ‘cessate il fuoco completo e permanente’.” scritto Il quotidiano Times of Israel.
Fino ad allora, il movimento palestinese aveva chiesto allo Stato ebraico di impegnarsi a porre fine alla campagna militare nella Striscia di Gaza, lanciata in risposta agli attacchi del 7 ottobre, prima di qualsiasi discussione sul rilascio dei prigionieri.
Questa concessione è il risultato “Le perdite di Hamas sono pesanti” Voi “Enormi perdite[hum[hum[همهمة[hum
“Appassionato di social media. Amichevole fanatico dei viaggi. Esperto del web. Risolutore di problemi. Studioso di pancetta malvagia.”