Oggi, giovedì, una sessantina di corpi sono stati ritrovati sotto le macerie nel quartiere di Shujaiya, a est di Gaza City, dopo la fine della massiccia operazione israeliana che ha distrutto l’area, secondo quanto annunciato dalla Protezione civile palestinese.
Nel decimo mese della guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas, giovedì si sono svolte nuove discussioni in Qatar, paese mediatore con Stati Uniti ed Egitto, per cercare di andare verso un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi rapiti durante l’operazione del 7 ottobre. L’attacco di Hamas contro Israele è ciò che ha scatenato la guerra.
Di guerra, sempre più guerra
Nel nord della Striscia di Gaza, l’esercito israeliano ha annunciato, mercoledì sera, di aver terminato le operazioni lanciate il 27 giugno a Shujaiya, a est di Gaza City, che hanno permesso lo smantellamento di “otto tunnel” e l’eliminazione di “dozzine dei terroristi”. , secondo un comunicato stampa.
Dopo il ritiro delle forze israeliane, la Protezione civile nella Striscia di Gaza ha annunciato giovedì che sotto le macerie sono stati ritrovati “una sessantina di martiri”. Il portavoce della Protezione civile Mahmoud Bassal ha annunciato in un comunicato stampa che d’ora in poi “l’85% degli edifici (nel quartiere) saranno inabitabili”, per non parlare di tutte le infrastrutture che saranno state “demolite”.
38.345 morti a Gaza
Mercoledì l’esercito ha invitato tutti i residenti a evacuare, secondo le Nazioni Unite, tra le 300.000 e le 350.000 persone. Nei suoi post ha avvertito che la città, dove aveva annunciato all’inizio di gennaio di aver “completato lo smantellamento della struttura militare” di Hamas, rimane una “zona pericolosa di combattimento”.
Giovedì ha annunciato che avrebbe continuato l’operazione nel centro di Gaza contro i combattenti “presenti presso la sede dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA)”. A Gaza City sono scoppiati scontri anche nel sud e bombardamenti nell’ovest.
La guerra è scoppiata il 7 ottobre dopo un attacco senza precedenti da parte dei commando di Hamas che si sono infiltrati da Gaza nel sud di Israele, uccidendo 1.195 persone, la maggior parte delle quali civili. In risposta, Israele ha promesso di distruggere Hamas e ha lanciato un’offensiva che finora ha provocato 38.345 morti, di cui 50 nelle ultime 24 ore, la maggior parte dei quali civili, secondo i dati del Ministero della Sanità del governo di Gaza guidato da Hamas.
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