Dopo tre sere consecutive di ritardo, il lanciatore Soyuz VS26 è decollato dal Centro Spaziale della Guyana (CSG), nella Guyana francese, sabato alle 21:19 (1:19). La finestra tagliafuoco è stata utilizzata nonostante la pioggia che cadeva da diversi giorni su questo suolo francese sudamericano.
Originariamente era previsto per il 1 dicembre, ma le riprese sono state rinviate due volte per motivi meteorologici e ancora per “Indisponibilità di una stazione di telemetria‘, secondo una comunicazione del CSG.
Due satelliti Galileo
A bordo di Soyuz, unico satellite lanciato dalla Guyana per il 2021, ci sono due satelliti del sistema di navigazione europeo Galileo. Una volta lanciato, avrai accesso a 28 componenti di questa costellazione, in grado di fornire posizioni dell’ordine di un metro. Dei satelliti già esistenti, 14 sono stati pilotati dal lanciatore russo tra il 2011 e il 2016 e 12 sono stati fatti volare attraverso Ariane 5 tra il 2016 e il 2018.
Alla fine, la costellazione avrà 30 satelliti e costerà all’Europa circa otto miliardi di euro.
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Dal 2024 verrà lanciata una nuova generazione di satelliti Galileo per continuare a competere con il sistema GPS statunitense. Questo scatto è anche pieno di simbolismo del 2021, il decimo anniversario della presenza di Soyuz in Guyana.
La missione, svolta dall’Agenzia spaziale europea (ESA) per conto della Commissione europea, è la penultima missione svolta dal CSG per il 2021. Il 22 dicembre un razzo Ariane 5 trasporterà Telescopio James Webb nell’universo, dove fornirà agli scienziati informazioni sulla formazione dell’universo.