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Dopo la tragedia di Genova, il governo italiano ha ripreso il controllo delle autostrade

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Dopo la tragedia di Genova, il governo italiano ha ripreso il controllo delle autostrade

A quasi tre anni dal fatale crollo del Ponte di Genova, giovedì la famiglia Benetton ha accettato di cedere le proprie quote sulle autostrade italiane a un consorzio pubblico.

Dopo lunghe trattative sul prezzo dell’operazione, il consiglio di amministrazione di Atlantia, che controlla le sanzioni, ha approvato l’acquisizione dell’88% di Autostrade da parte di un consorzio guidato dai Guys des Depots (CDP) italiani. L’Italia (Aspi).

A partire dal Il declino del Viadotto di Genova nell’agosto 2018, di cui Autostrade è il manager, la famiglia Benetton è stata sottoposta a forti pressioni per vendere la propria partecipazione.

L’offerta, del valore di 9,3 miliardi di % per il 100% di Autostrat, è stata approvata in assemblea pubblica dieci giorni fa dagli azionisti di Atlantia.

La prima rete doganale in Italia, che gestisce complessivamente 3.000 km sul territorio, tornerà principalmente al petto del governo italiano dopo la privatizzazione di Autostrade nel 1999.

Paradossalmente, Mario Tragi, il capo del governo italiano, è stato l’ex direttore del Tesoro e artefice della privatizzazione in corso, e poi 22 anni dopo ha ceduto il controllo dell’autostrada ai Benaton.

Il governo italiano è tornato anche ad un’altra privatizzazione ad aprile, riprendendo il controllo della difficile Ilva, 26 anni dopo che era stata ceduta alla famiglia Riva.

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