Martedì il Parlamento europeo eleggerà il suo nuovo presidente, una posizione che potrebbe passare alla conservatrice maltese Roberta Mitsula, nonostante la sua opposizione all’aborto che non è in conflitto con molti eurodeputati.
dall’editore
CQuesta elezione è uno dei due momenti salienti della prima sessione plenaria del 2022 dell’Assemblea di Strasburgo, in cui il discorso di Emmanuel Macron di mercoledì ha delineato gli obiettivi della presidenza francese dell’Unione europea per i prossimi sei mesi.
A succedere all’italiano David Sassoli, scomparso l’11 gennaio e il cui mandato è scaduto questa settimana, Roberta Mezzola, membro del gruppo di destra del Partito popolare europeo, principale forza politica di questa istituzione, è la favorita a subentrare anche nell’estate del 2024.
Si opporrà ad altri tre candidati: la spagnola Serra Rego (sinistra radicale), Polozma Zlotowski (ECR, euroscettici) e la svedese Alice Bah Konke (Verdi). Ciascuno difenderà la propria visione per un breve momento martedì mattina prima del voto.
Dal 2013 e vicepresidente dal 2020, Roberta Mezzola, che martedì compie 43 anni, ha fatto una recente apparizione nel ruolo di David Sassoli, fuori circolazione per malattia per diverse settimane. Ma questa madre di quattro figli è stata criticata anche da alcune sue colleghe: in questione, la sua condanna contro l’aborto è opinione diffusa a Malta, l’ultimo Paese dell’Unione Europea dove l’aborto è ancora del tutto illegale.
Conscia delle riserve che ha sollevato su questo tema, ha affermato che in caso di elezione il suo “dovere sarebbe quello di rappresentare la posizione del Parlamento”, compresi i diritti sessuali e riproduttivi.
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