15,5 milioni di spettatori, tutti i canali messi insieme, quasi il 70% di share. Se i francesi hanno seguito da vicino il recente discorso presidenziale, allora la delusione popolare nei confronti di Emmanuel Macron, che era già grave, si è ulteriormente aggravata. Il capo dello Stato ha subito le critiche più dure da parte di sindacati, politici e ignoti. La maggior parte di loro converge attorno a un punto di incontro: il capo è chiaramente “fuori dal mondo”. I suoi critici non sono più disposti ad ascoltarlo. Cercare il dialogo è inutile.
A riprova di ciò, il discorso di Emmanuel Macron di lunedì sera è stato salutato da concerti di manifestanti determinati a dimostrare di non volerlo più ascoltare. I segni di questa influenza stanno aumentando nelle processioni (vedi sotto). Un esempio rivelatore della stanchezza, dell’estremo fastidio e persino della profonda rabbia che suscita il discorso presidenziale di oggi è la testimonianza di questo manifestante, riportata dal giornalista Paul Larutoro. Agli occhi di questa persona sconosciuta, “a nessuno importa cosa dice Emmanuel Macron” (sic)…
Un’opinione che sembra riassumere lo stato d’animo di molti francesi di fronte alla determinazione intransigente del presidente, alla sua posizione “regale” nelle discussioni sulla riforma e alle parole scelte che non placano più l’ira del popolo. anzi…
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