Dopo una lunga assenza dalle agende dei principali vertici sul clima, il metano è ora al centro della battaglia contro il cambiamento climatico. Martedì 2 novembre alle 26NS Conferenza mondiale sul clima di Glasgow (COP26), circa 90 I paesi hanno aderito alla “Convenzione globale sul metano”, un’iniziativa degli Stati Uniti e dell’Unione europea per affrontare questo inquinante altamente potente. Francia, Germania, Argentina, Canada, Brasile, Stati Uniti, Indonesia, Iraq e Regno Unito si sono impegnati a ridurre le emissioni globali di gas serra di almeno il 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2020. Si tratta del primo impegno politico globale in questa regione.
Le nazioni firmatarie coprono quasi la metà delle emissioni globali di metano e due terzi del PIL mondiale. Tuttavia, Cina, Russia e India, che rappresentano un terzo delle emissioni, non fanno parte della nuova alleanza. “Incoraggio tutti i paesi ad unirsi a noi, Lunedì, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dato il via al vertice dei leader. È la strategia più semplice ed efficace che abbiamo per rallentare il cambiamento climatico a breve termine. “
“Questo impegno è un importante passo avanti per evitare di aggirare punti di non ritorno irreversibili, Sarah Smith, direttrice del programma presso l’ONG Clean Air Task Force, vi dà il benvenuto. Ridurre rapidamente le emissioni di metano è il modo più rapido per mantenere gli obiettivi climatici internazionali a portata di mano. “ “È molto incoraggiante, anche se al momento si tratta di impegni non legati ad azioni specifiche. I Paesi dovranno spiegare come intendono arrivarci”, avverte Marielle Sunoa, professore di ricerca presso il Laboratorio di scienze del clima e dell’ambiente e coordinatrice del Global Methane Inventory.
Effetto quasi istantaneo sulla temperatura
Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le pubblicità volte a ridurre le emissioni di questo gas. Riunione del G20 a Roma il 30 e 31 ottobre, riconosciuto per la prima volta Il ‘Grande contributo’ delle emissioni di metano al cambiamento climatico e la necessità di ridurle.
Martedì l’Agenzia per la protezione dell’ambiente degli Stati Uniti ha annunciato nuove norme per ridurre le emissioni dei pozzi di petrolio e di gas esistenti in tutto il paese, non solo per le nuove strutture. Il Canada, da parte sua, si è impegnato a ridurre le emissioni del settore petrolifero e del gas di almeno il 75% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2012. E infine, il Parlamento europeo Commissione convocata a fine ottobre, per proporre misure e obiettivi vincolanti per ridurre questo super inquinante per tutti i settori. Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) è appena stato lanciato con l’Unione Europea a Osservatorio Internazionale sulle Emissioni di Metano.
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