Questo è stato il problema principale di questa domenica. Il settimo gruppo doveva decidere chi avrebbe accompagnato l’Ungheria in Germania. La nazionale ungherese si è qualificata da venerdì scorso dopo uno scenario pazzesco con il gol della qualificazione al 97′, e bisognava garantirsi il primo posto e svolgere il ruolo di arbitro contro la Serbia, che si è dovuta accontentare di un solo punto per vincere. competere per il titolo. La prima volta nella loro storia agli Europei, e la loro ultima partecipazione risale agli Europei del 2004 sotto la bandiera di Serbia e Montenegro.
In un batter d’occhio nella storia, i serbi si contendevano il secondo posto nel girone con… il Montenegro. La molteplicità di questi due incontri ha portato a battute d’arresto e una suspense folle. A realizzare la parte più difficile ci ha pensato inizialmente la Serbia, aprendo le marcature in casa dopo un quarto d’ora con Veljkovic, anche se il Montenegro ha fatto la stessa cosa in modo sorprendente nell’altra partita di Budapest.
Poi la Bulgaria, non avendo più nulla da giocare, ha fugato i dubbi con il pareggio allo scadere del quarto d’ora con Rousseff prima che Despodov regalasse alla sua squadra il vantaggio. Ma il Montenegro non potrà mai riscattare il suo biglietto per la Germania, anche se virtuale. Pochi minuti prima, Szoboszlai ha ribaltato la situazione portando l’Ungheria in vantaggio grazie a una doppietta al 66′ e al 68′. Nei tempi supplementari, Naji ha segnato un terzo gol insignificante. Babic ha invece pareggiato alla fine della partita, assicurando la qualificazione alla Serbia.
Saranno quindi i partner di Mitrovic a competere nel Campionato Europeo. Con il successo nell’altro girone, l’Ungheria conferma il suo posto nel secondo turno del sorteggio, che si svolgerà ad Amburgo il 2 dicembre. Un pallone che attirerà l’attenzione perché sarà il desiderio di ogni squadra.
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