È difficile immaginare che le autorità belghe debbano sminuire questa miriade di richieste di ordinanze sulla fragilità delle nostre finanze pubbliche. Ricordiamo che nel novembre 2011, dopo più di 500 giorni senza governo, i partiti corrispondenti trovarono come per magia una soluzione al bilancio 2012, e si accordarono subito per formare lo Svedese. Va detto che nel pieno della crisi del debito sovrano i tassi di interesse sono saliti a livelli allarmanti, facendo temere grandi difficoltà di indebitamento sui mercati.
Per quanto riguarda il tasso di interesse, la situazione odierna non è ancora preoccupante. Ma lei è davvero seria. Con l’avvicinarsi della riunione sul bilancio, al Belgio viene ricordato che deve correggere immediatamente il corso del bilancio.
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Nel frattempo, ai partiti politici viene ricordata la necessità di formare senza indugio un governo nel 2024. E nel frattempo, per concludere un vero accordo di governo. Nessuno si stupirà di ricordare che il programma del governo Vivaldi è così vago da affermare tutto e il contrario. La porta è aperta per accordi a breve termine.
Inoltre, dall’inizio della legislatura, sono state pochissime le convenzioni “vivaldiane” che si possono distinguere dal sigillo “Riforma” con la “R” maiuscola. È sempre stato il minimo comune denominatore. E con ciò, anche se Vivaldi non è fermo, stiamo ancora aspettando una vera riforma del mercato del lavoro, delle pensioni e delle tasse. In breve, un annuncio di Fitch potrebbe salvare il Belgio, in un anno o due, dall’aspetto di un coniglio bloccato dai fari di un’auto. Questo annuncio di Fitch è, infatti, una buona notizia…
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