Dopo una serie di false partenze, Google è finalmente pronto ad affermarsi nel settore della realtà mista, con l’aiuto dell’intelligenza artificiale generativa.
Google Ha fatto di tutto quando ha lanciato i suoi occhiali in vetro nel 2013. Sebbene il concetto non mancasse di interesse, il progetto è diventato rapidamente oggetto di scherno (i famosi “buchi di vetro”) mentre il motore di ricerca non riusciva a far valere il prodotto e le sue caratteristiche. Tecnologie per il grande pubblico. Da allora l’azienda ha cercato un posto nel mercato della realtà aumentata/virtuale/mista, senza però trovarlo davvero.
Google lascia il campo aperto ai suoi partner
Google tenta regolarmente di lanciare una nuova iniziativa, per poi abbandonarla dopo pochi anni. Il cimitero dei progetti XR del gruppo è pieno di cadaveri: la piattaforma Daydream è stata sepolta nel 2019 e il progetto Iris è scomparso l’estate scorsa… è difficile orientarsi! Ma Google non intende lasciare la strada aperta a Mita e Apple.
Durante la recente conferenza Google I/O, l’azienda ha presentato gli occhiali Project Astra Fuel XR dotati di intelligenza artificiale. Abbiamo visto un video dimostrativo piuttosto interessante, ma il prodotto vero e proprio è ancora lontano dall’essere commercializzato, se mai accadrà.
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Dopo tutti questi tentativi falliti, Google crede di aver trovato la soluzione perfetta: l’intelligenza artificiale generativa. Sergey Brin, cofondatore del motore di ricerca, ritiene che gli occhiali XR saranno la “killer application” per l’intelligenza artificiale, osserva. Interessato al commercio. Lo scorso aprile, l’azienda ha fuso la sua divisione Android con la divisione responsabile dello sviluppo dei dispositivi. La maggior parte dei team che lavorano su AR e VR ora lavorano insieme.
A livello interno, il lavoro sulle tecnologie di realtà mista si concentrerà innanzitutto sul software e in particolare AndroidXR, una versione modificata del sistema operativo. C’è fuoco nel lago: Meta offre Horizon OS a chi lo vuole per imporre la sua piattaforma, una strategia che ricorda quella di Microsoft con Windows nel mercato dei PC, o una certa strategia di Google con Android, nel campo dei PC. smartphone.
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Google ha inoltre deciso di non competere con i partner con i propri prodotti interni, per non spaventare nessuno. Nel febbraio 2023, Google, Samsung e Qualcomm hanno annunciato una joint venture per marzo 2025.
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PI
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