Dopo la crisi del coronavirus, l’impennata dei prezzi dell’energia ci ha costretto a trovare sempre più modi per risparmiare. Sempre più belgi fanno shopping in Francia. Alcuni non esitano a viaggiare da Bruxelles. E con il prezzo del diesel a partire da 1,50 euro in Francia al 1° settembre, le targhe belghe nei parcheggi dei supermercati francesi rischiano di essere ancora più numerose.
Questo è il caso di Anna. IlÈ originario di Engin che fa la spesa presso i commercianti locali ma anche in Francia, perché è un “grande risparmio” nonostante i 70 chilometri di distanza. “Andando in Bretagna, mi sono reso conto che le bevande erano molto più economiche, i prodotti per la pulizia e tutto ciò che era biscotti o cereali anche per i bambini‘, spiega Ann cNon tutti i giorni.
The Walloon, che fa generi alimentari per 6 persone, spiega che alcuni di questi prodotti misurano 30 to 50% Più economico. Per ottenere questi risparmi, sentiti libero di salire Templov in Francia. La città dista 73 km da casa sua. “Penso che andrò ogni 6 settimane‘, specificare. La residente di Enghien precisa di risparmiare dai 300 ai 400 euro quando riempie per lei 3 o 4 carrelli della spesa in Francia rispetto alla spesa di un mese e mezzo.
Pierre Alexandre Billet, economista e Direttore esecutivo Da una gondola di gruppo, presente in un gruppo cNon tutte le domeniche, assicura che fare shopping in Francia costa meno. “io C’è una differenza di prezzo che è svanita per qualche tempo fino agli ultimi 7-8 mesi. Quindi vediamo la differenza di prezzo che sale nuovamente sui consumi giornalieri. È vero che per gli acquisti di tutti i giorni, e sicuramente in tempi di crisi, questa differenza può interessare famiglie e persone che acquistano molto e con regolarità. L’effetto può essere molto grande.“
L’economista determina che il consumo medio delle famiglie in Belgio è di 6000 euro all’anno. “Così Risparmiare dal 10 al 15% può fare la differenza, sapendo che alcune persone hanno auto aziendali, ecc. Da lì, l’aritmetica diventa naturalmente più divertente.“
Pierre Alexandre Pellet aggiunge che, oltre a questo, il 50% dei belgi vive”A meno di 50 km dal confine“. “I supermercati francesi giocheranno a questo gioco. Promuovono e pubblicizzano tanto quanto lei cantava. Abbassano volontariamente i loro prezzi per attirare più clienti. A ciò si aggiunga il fatto che l’indicizzazione salariale non viene fatta in casa e si finisce con una differenza di prezzo che è di nuovo in piena crescita quando era in diminuzione qualche mese fa..“
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