Potrebbe essere questa la fine dei prodotti Apple come li conosciamo? Niente è meno certo. Dopo quasi 30 anni di utilizzo del prefisso “i” nei suoi dispositivi, Apple può reinventare la formula.
Nella storia di Apple, Ken Seagal è forse una delle persone che ha ricoperto uno dei ruoli più importanti. iPad, iPhone, iMac, iPod, iCloud… Tutti questi prodotti e servizi che Apple utilizza da più di vent’anni hanno questo nome grazie al signor Segal. Fu proprio lui, infatti, a convincere Steve Jobs nel 1998 ad utilizzare questo prefisso sulla parte frontale di ogni prodotto Apple per permettere all’azienda di differenziarsi. Così è nato l’iMac.
Ma col tempo, come ha suggerito Ken Segal CablatoLe tecniche di marketing tendono a diventare obsolete e necessitano di essere rinnovate e aggiornate. “Devo scomparire.”Lui spiega. “Non ha più senso. Certo, Steve Jobs ha costruito Apple attorno ad esso, ma ricorda che la ‘i’ è sempre stata un sottomarchio. Potrebbero esserci esperti di marketing che dicono che Apple sarebbe pazza a eliminare il prefisso, ma questo è un problema per la nota Apple con le sue innovazioni.”
Quasi trent’anni per la stessa tattica di marketing possono essere un tempo molto lungo, soprattutto per gli esperti del settore. All’epoca Apple utilizzava la lettera “i” per enfatizzare l’aspetto “connesso” dei suoi dispositivi. Oggi questo non ha più senso e probabilmente a Cupertino si studierà una revisione delle sue tecniche di marketing.
_
Segui il Belgio su iPhone Facebook, Youtube et al Instagram Per non perdere nessuna delle buone notizie, dei test e delle offerte.
Ricevi le nostre ultime notizie direttamente sul tuo WhatsApp iscrivendoti a Il nostro canale.
“Creatore di problemi. Appassionato di social media. Appassionato di musica. Specialista di cultura pop. Creatore.”