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Austria: migliaia di manifestanti contro le misure sanitarie

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Austria: migliaia di manifestanti contro le misure sanitarie

Come promemoria, l’Austria limiterà la sua intera popolazione da lunedì e ha deciso di effettuare la “vaccinazione obbligatoria” dal 1 febbraio.

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SDiverse migliaia di manifestanti si sono radunati sabato a mezzogiorno a Vienna per protestare contro il blocco e la vaccinazione obbligatoria annunciati dal governo il giorno prima per combattere la pandemia di COVID-19.

La manifestazione è stata organizzata su invito del partito di estrema destra FPÖ, nonostante l’assenza del suo leader, Herbert Kekel, risultato positivo al coronavirus.

La folla radunata nel cuore della capitale austriaca, a due passi dalla cancelleria, ha sventolato striscioni denunciando la “dittatura della corona” o dicendo “no alla divisione della società”.

Tutto questo era sotto stretta sorveglianza della polizia, che temeva l’arrivo di appassionati di identità, attivisti neonazisti e rivoltosi.

Dopo una settimana di repressione dei non vaccinatori, il cancelliere conservatore Alexander Schallenberg ha annunciato venerdì che 8,9 milioni di persone erano contenute a partire dal 13 dicembre.

Da lunedì non avranno il diritto di uscire di casa se non per lo shopping, lo sport o le cure mediche. Rimangono aperte solo le scuole, ma i genitori sono incoraggiati a non accompagnarle in classe.

Nonostante la sua riluttanza iniziale, il governo preparerà anche una legge per forzare la vaccinazione sulla popolazione adulta il 1 febbraio 2022. I refrattari saranno soggetti a sanzioni.

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Schallenberg si è scusato con i vaccinati venerdì per aver dovuto prendere restrizioni così “rigorose”.

Ha anche attaccato “le forze politiche di questo Paese fermamente contrarie alla vaccinazione”, denunciando “l’assalto al nostro sistema sanitario”.

In un discorso televisivo, il presidente austriaco Alexander van der Bellen ha avvertito delle divisioni sociali che potrebbero “approfondirsi”.

“Le prossime settimane richiederanno un grande sforzo da parte nostra. Dobbiamo fare tutto il possibile per rompere la quarta ondata e prevenire la prossima”, ha insistito.

In Europa, tornata epicentro dell’epidemia, i casi in Austria negli ultimi giorni hanno raggiunto livelli che non si vedevano dalla primavera del 2020: ogni giorno si registrano oltre 15.000 nuovi contagi, mentre il tasso di vaccinazione è di circa il 66%, ovvero appena sotto. media europea.

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