In questa modesta sezione, lasciamo per un attimo da parte la serietà della cronaca e le principali questioni di questo mondo per dedicare qualche parola a questo spaccato di vita del padre di un automobilista di Bruxelles che, non abbiamo dubbi (noi speranza, per rassicurarsi), risuonerà con più di un lettore.
Sabato mattina, un piccolo torneo di calcio, a nord di Bruxelles. Posto bellissimo poco distante dal campo, sta per iniziare il riscaldamento: non esitiamo, ce la prendiamo senza esitazioni. Sappiamo bene che ci troviamo in una zona di parcheggio a pagamento (Bruxelles, dopotutto, è diventata un’enorme zona di parcheggio a pagamento – e costosa). Abbiamo tirato fuori il gadget scivoloso ma molto pratico perché ci risparmia di andare a piedi in stazione: l’app 4411. Iniziamo la sessione di pagamento mobile, prendiamo i frigobar a bordo e andiamo allo stadio.
Cinque ore e una medaglia di fair play (non abbiamo mai detto che fosse un sabato perfetto) dopo, i festeggiamenti erano finiti. Rigiocando le partite in cabina, ci dimentichiamo, e siamo sicuri di non essere gli unici (pollice in su, squadra distratta), ad interrompere la nostra sessione di parcheggio al telefono. Costi totali quando ci torna chiarezza, solo ad inizio serata: 14,26 €. Non niente.
Ma c’è di peggio.
Il padrone aveva preso la macchina di Madame. E, naturalmente, per abitudine, il dipinto crittografato di Monsieur, precedentemente registrato nell’applicazione …
Credito di parcheggio per la giornata: 14,26 € (vuoto) + 35 € (!) Bene Bruxelles, che a maggio hanno aumentato le loro tariffe, da 25 a 35 euro (il tipo di aumento percentuale che ti sogni, sulla busta paga). L’auto del sondaggio, che vediamo più spesso sulle nostre strade rispetto alla polizia, chiaramente non ci ha mancato. E pensare che abbiamo trovato, al bar ristoro, un Aquarius un po’ caro… La prossima volta prendiamo le bici!
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