A Charleroi e Liegi in particolare, FGTB e CSC chiedono salari più alti, prezzi dell’energia più bassi, migliori rimborsi per le spese di viaggio e un aumento del potere d’acquisto in generale. La CGSLB non partecipa ai procedimenti in Vallonia ma copre gli attivisti che vi prendono parte.
I rappresentanti dei lavoratori si erano già mobilitati alla fine di aprile per salari migliori e hanno ricordato la loro opposizione al Wage Formation Act del 1996, accusato di “mantenere” il potere d’acquisto nel contesto dell’accelerazione dell’inflazione e dei prezzi esorbitanti dell’energia. Lunedì 20 giugno è già stata annunciata una manifestazione congiunta del Fronte Nazionale.
“Andare al lavoro ci costa molto”
Questo venerdì, la CSC e la FGTB stanno implementando nuove misure regionali per sostenere l’aumento del potere d’acquisto. I sindacati hanno denunciato il rifiuto di FEB di migliorare il rimborso delle spese di viaggio “mentre metà delle società quotate ha aumentato i propri profitti” lo scorso anno. Chiedono rimborsi che tengano effettivamente conto dell’aumento dei prezzi del carburante, non di un “prezzo fisso simbolico”. Riassumono “andare a lavorare ci costa molto”.
I sindacati considerano insufficiente la busta fornita dal governo per alleggerire il budget “carburante” di chi deve usare la propria auto per recarsi al lavoro.
FGTB e CSC stanno portando avanti uno sciopero contro Total Energies con sede a Marchienne-au-Pont (Charleroi), che i sindacati vedono come un simbolo di “pressione, distribuzione irregolare della torta tra azionisti e lavoratori e aumento dei prezzi dell’energia”.
A Liegi, gli attivisti si incontrano al mattino su Boulevard Saucy e si uniranno a Place Saint-Lambert. Una manifestazione si terrà anche davanti al municipio di Arlon mentre la processione attraverserà le strade di La Louvière.
Nelle Fiandre sono state pianificate azioni a Kortrijk, Hasselt e Louvain.
Questi eventi avranno conseguenze in diversi settori. Tra l’altro, sono previste interruzioni della rete TEC con la rimozione di alcuni percorsi.
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Anche il vettore fiammingo De Lijn ha annunciato l’impatto sul funzionamento della sua rete, mentre Stib e SNCB non prevedono interruzioni.
Anche Recyparcs, di cui dodici nel Brabante Vallone, sarà chiuso.