L’Italia di Mario Tracy ha in gran parte lasciato il radar dei media. Il suo governo cosiddetto “tecnologico” continua la sua opera e ad alcuni sembra essere una garanzia del buon andamento degli affari europei. Il presidente Materella ha invitato l’ex governatore della Banca centrale europea ad attuare le riforme richieste dall’Unione europea.
Nella storia italiana recente, governi tecnologici o addirittura piani di emergenza hanno assolto a questo compito di imporre le linee guida europee alla società italiana attraverso il forcipe. Lo scopo del programma Amato 1992 era quello di assoggettare l’Italia ai criteri di Maastricht, imporre austerità per ridurre il divario di tasso di interesse sul debito sovrano di Mario Monty verso la Germania e accelerare il programma di riforme ritenuto essenziale per far ripartire la crescita italiana.
“Il governo della Troika simula la Troika dall’interno”
Il quotidiano italiano di centrosinistra La Repubblica, di orientamento europeista, non ne ha fatto mistero. Nell’edizione del 22 novembre 2021 si prende atto del seguente incontro tra l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi e il commissario europeo agli Affari economici Paulo Gentiloni: ” Bruxelles, da più di un anno, è diventata il crocevia della politica italiana. Ciò che accade in Commissione e Consiglio d’Europa diventa un elemento decisivo nel mosaico del nostro Paese. Anche agli occhi del Presidente le preferenze e le indicazioni di Bruxelles giocano un ruolo significativo rispetto al passato. Questa situazione non è molto capita in Italia. io
Per dirla così chiaramente, usare le parole di JK Galpreet mostra che il governo della Troika sta simulando la Troika dall’interno. Dopo l’esperienza Monti, trasforma nuovamente l’Italia sulla strada delle riforme strutturali e dell’austerità, che non è più travestita.
Insomma, siccome niente è originale, le ricette sono vecchie e niente di originale, sono state recepite da tutti i governi italiani dalla metà degli anni ’90: allargare la concorrenza, così la logica del mercato riduce il perimetro della società, rende la sicurezza, il mercato del lavoro più flessibile e – un altro mantra liberale: la nostra rapida digitalizzazione delle comunità.
Solo il primo governo Conte da giugno 2018 a settembre 2019 ha portato un relativo gap mettendo in discussione la legge Fornero su riforma e pensioni, che limita le incertezze sul reddito di cittadinanza, mercato del lavoro. Pensione.
Qui un governo tecnico, privo di legittimità popolare, con l’appoggio di partiti poco raccomandabili, attua riforme che incidono sulla struttura economica e sociale complessiva di un Paese. Le misure prese dal governo Draghi vanno considerate con attenzione in quanto danno il tono agli orientamenti economici europei attuali e futuri.
Devono essere di più, perché devono essere azionati senza carico. L’Italia, in linea con gli impegni europei, deve raggiungere entro fine anno 51 obiettivi di riforma e investimento. Vale la pena evidenziarne alcuni:
– Ordinanza di ampliamento del bando di novembre 2021 nei servizi pubblici locali nei settori dell’energia, del trattamento dei rifiuti e dei trasporti. Soprattutto i mercati pubblici, l’obiettivo è quello di essere più aperti alla concorrenza. L’obiettivo è quello di allineare la normativa italiana alle aspettative della Commissione Europea. Questo è uno degli esempi della condizione dei prestiti e dei sussidi europei.
– L’ultima legge di Bilancio per il 2022 indica che Conte I vuole riconsiderare l’azione primaria del governo, nota come la “quota 100” che consentiva il prepensionamento. Non più, la quota si dice che sia 102, e allo stesso tempo pone fine ai meccanismi di uscita anticipata più favorevoli in termini di calcolo della pensione, posticipando di due anni l’età pensionabile. Entro il 2023 verrà ulteriormente allungata l’età pensionabile e inasprite le condizioni per la pensione completa, quota 104.
– Si stringe il reddito di residenza del Movimento 5 Stelle, basato sul controllo dei beneficiari esistenti, per chi lo possiede e per chi deve cercare lavoro. Dopo sei mesi vedranno il loro reddito civico ridotto di 5 euro; Se rifiutano un secondo lavoro, la loro busta paga verrà revocata. Questo reddito viene pagato in 18 mesi a coloro il cui reddito annuo è inferiore a 9.360 euro.
Studiando la scala, possiamo vedere una prospettiva più ampia sul lavoro in Europa: la condizione dell’assistenza, il controllo dei beneficiari, il web minimo di sicurezza, le pensioni pianificate. La nuova moneta europea è più alta che mai: libertà del capitale e controllo operaio. Una politica di classe è così ovvia che non la nasconde più.
L’Italia vive anche progetti sociali ricorrenti: 600 posti di lavoro sono stati persi al call center di Almaviva, 8.000 posti di lavoro sono stati persi e sostituiti da Alitalia Airlines, 422 posti di lavoro a GKN, produttore di ricambi auto, 500 a Whirlpool e l’elenco potrebbe continuare. Continuare. Le azioni di Draghi non sembrano privilegiare la retribuzione dei lavoratori ei loro diritti.
Per non parlare della ristrutturazione che funziona nelle telecomunicazioni: il colosso italiano TIM, di cui Vivendi ha una quota del 23%, è oggetto di un’amichevole acquisizione da parte di KKR, finanziata dagli Usa. Il governo Draghi non sembra ostile alla manovra, che potrebbe aprire le porte ad altre attività dello stesso settore in Europa.
Quindi i vari elementi del governo di coalizione ingoiano il serpente dopo il serpente. Le elezioni politiche del 2023 saranno momenti di delusione per il Movimento 5 Stelle, attualmente in pessime condizioni, ma anche per la Lega. I Democratici stanno vivendo un progresso con i suoi buoni risultati nelle ultime elezioni comunali, ma la formazione di Matteo Renzi è stata deviata a causa delle sue battute d’arresto politiche e legali.
Allo stesso tempo, c’è una crescente ondata di sentimento antigovernativo, noto come il “Green Pass” e le sue azioni, che sono considerate limitate sulla base del permesso di salute e dell’indipendenza, che sono considerate forti a causa della rinascita di epidemie. Il caso italiano va guardato con attenzione perché dice cose sulla vera natura del piano di stimolo, che è l’avvio e la moltiplicazione del piano di austerità di bilancio, la ristrutturazione e la flessibilità del welfare state. Aumento del mercato del lavoro.
Il governo Draghi afferma che l’etica del lavoro in Europa – e non pronta al cambiamento – è etica del mercato.
Quest’ultimo, con l’aiuto delle forze politiche italiane, sarà chiamato a diventare il prossimo presidente della repubblica dopo Matterella, e non si può che preoccuparsi del futuro di un’alternativa in questo Paese.