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Campionato italiano (undicesima giornata): l’Inter ha battuto la Fiorentina dopo una partita pazzesca (3-4).

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Campionato italiano (undicesima giornata): l’Inter ha battuto la Fiorentina dopo una partita pazzesca (3-4).

L’Inter sta facendo bene. Sabato sera i nerazzurri hanno vinto una partita assolutamente pazzesca contro la Fiorentina Park (3-4), durante l’undicesima giornata di Serie A italiana. Allo stadio Artemio Franchi di Firenze, INTERST conduce 0-2 e poi 2-3, grazie a Nicolò Barilla (secondo) e doppietta di Lautaro Martinez (15,73 sp). Prima di essere salvata da Henrikh Mkhitaryan (90 + 4). Arthur Cabral, invece, dal dischetto (33), Jonathan Iconi (60) e Luka Jovic (90) hanno spinto al limite gli uomini di Simone Inzaghi. Ma l’Inter lo fa miracolosamente e sale al settimo posto, a pari merito con Lazio (quinta) e Udinese (sesta). La Viola ha tredici anni.

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Finale totalmente pazzo per la partita, suspense fino alla fine. La vittoria dell’Inter è arrivata agli ultimi secondi dei tempi supplementari. Per un errore difensivo di Lorenzo Venotti, che non ha respinto il pallone. In difesa, Henrikh Mkhitaryan ha saputo approfittarne per aprire le sue posizioni avversarie in questa stagione nell’elite (90 + 5, 3-4). Una vittoria di misura non rispecchia affatto l’inizio dell’incontro con i nerazzurri, che molto rapidamente hanno facilitato il compito, con un inizio tutto a loro favore.

Martinez ha segnato 4 gol nelle ultime 3 partite

Lautaro Martinez è stato infatti il ​​primo attaccante dell’Inter a segnare e ad assistere nei primi 15 minuti di una partita di Serie A da quando Diego Milito il 19 gennaio 2011 contro il Cesena. L’argentino ha aspettato un quarto d’ora per trovare la sua prima via in rete, partendo dal contropiede, prima di concludere con un tiro cross dalla sinistra (15, 0-2). Nel secondo atto, Martinez non ha risparmiato sforzi. Dopo un altro tentativo pericoloso (48), l’attaccante ritrova finalmente l’errore e si fa giustizia con un calcio di rigore (73, 2-3). Per il suo quarto gol in tre partite. Sesto nella prima divisione dall’inizio di questo esercizio.

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Caso di uno dei migliori marcatori della sua formazione in élite che ha dovuto dividere per tredici minuti di gioco con Nicolò Parilla. Il centrocampista italiano ha saputo cogliere l’errore, da fuori destra in un disallineamento, dopo essere stato servito in profondità da Martinez (2, 0-1). Barilla, che non era lontano dalla doppietta dopo il primo tempo (n. 67), è uno dei tre centrocampisti ad aver segnato almeno quattro gol e fornito almeno quattro assist nei cinque campionati maggiori in questa stagione, insieme a Bukayo Saka e Florian Kaines. .

Nicolò Barilla (Inter)

Credito: Getty Images

Dopo mezz’ora di gioco, Federico Demarco, a sua volta, si unì alla festa, ma fu affrontato da Pietro Terracciano (34). La sinistra ha vissuto tutte le emozioni in pochi istanti. È stato lui a rigore, poco prima, dopo un grosso fallo su Giacomo Bonaventura. Dopo l’intervento del VAR, Arthur Cabral ha saputo rianimare il suo cuore cambiandolo (33, 1-2).

L’icona è spuntata

La Viola ha giocato coraggiosamente la sua fortuna, soprattutto con Christian Kouamé (47° posto). Gli uomini di Vincenzo Italiano hanno finalmente aspettato l’ora per pareggiare due gol. Anche con due piccoli gioielli. La prima è stata l’azione del francese Jonathan Iconi con un tiro di curling dalla sinistra opposta (60, 2-2). Il secondo è attribuito a Luka Jovic, autore del gesto acrobatico (90, 3-3).

Nonostante questo spettacolo, la Fiorentina, che ha vinto solo due volte in questa stagione, non è riuscita a raggiungere questo risultato e ha persino giocato una quarta partita di Serie A senza successo (un pareggio, tre sconfitte). Dal canto suo, l’Inter ha vissuto tutte le emozioni e qualche volta ha anche causato ansia. Certamente, la sua testa era già mercoledì, per la Champions League, contro il Plzen (18:45), per cercare un posto agli ottavi.

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