È importante distinguere immediatamente tra castori e cinghiali. La prima è classificata come specie protetta e non può essere uccisa anche se ne viene comunque uccisa una nel febbraio 2024. Mentre la seconda è selvaggina. “Il cinghiale è la specie più regolamentata”, insiste Jean-Philippe Peso, addetto qualificato presso il Dipartimento della Natura e degli Spazi Verdi della DNF (Dipartimento della Natura e delle Foreste). Ci sono semplici accorgimenti da adottare quando si ha un giardino ai margini di un bosco, come ad esempio installare una recinzione elettrica.
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Quindi torniamo ai castori. Sono inclusi nell'elenco che deriva dalle direttive europee. “La protezione delle specie elencate vale per tutti gli Stati membri ed è stata trasferita alla legislazione vallone”, spiega Jean-Philippe Bezo. Dobbiamo presentare una relazione annuale o biennale su quanto è stato realizzato. “Lo spazio di manovra è molto limitato”
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Uccelli e altre specie
Esistono due elenchi separati: “Uccelli” e “Altre specie animali”. “La Direttiva europea protegge quasi tutte le specie di uccelli, ad eccezione di un allegato che specifica quali specie possono essere classificate come selvaggina. Gli Stati membri possono poi decidere quali uccelli rientrano in questa categoria.
Il castoro fa parte della seconda lista, che è la lista delle “altre specie animali”. “È quindi protetto a livello europeo. Il legislatore vallone ha anche effettuato un'analisi delle specie di interesse per la biodiversità e ha stilato un elenco piuttosto lungo nel 2001, che comprende, tra gli altri, il castoro e il tasso.
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Ma lo specialista mitiga questo. “La maggior parte delle specie non provoca alcun disturbo, come insetti, farfalle e toporagni… Le denunce riguardano soprattutto specie protette a livello europeo, come i castori o alcuni uccelli. La Vallonia non può intervenire a questo livello.”
L'esenzione è possibile
Fortunatamente, ci sono delle eccezioni. “Non esistono misure normative. Le domande sono soggette all'analisi DNF caso per caso. Ci sono molte altre procedure che devono essere eseguite oltre al trasporto o alla macellazione dell'animale.
La DNF elenca circa 80 richieste di esenzione ogni anno legate a problemi causati dai castori. “Con un trend in crescita. Circa il 75% delle domande sono soggette ad autorizzazione. La natura delle operazioni oggetto della domanda riguarda principalmente la distruzione di dighe (oltre l'80% delle esenzioni concesse), per evitare danni a cose o per prevenire problemi legati alla pubblica sicurezza.
Nota che altri animali sono oggetto di richieste di esenzione, “in particolare il corvide per danni agricoli, o anche il grande cormorano per predazione nell'allevamento ittico o negli stagni di pesca”. Per quanto riguarda altre specie di uccelli, talvolta abbiamo richieste rivolte a specie specifiche (corvi, storni, gabbiani, gabbiani) che causano fastidi, come sporco e inquinamento acustico. Infine, talvolta riceviamo richieste di risarcimento per danni causati dai tassi (deriva). Rappresentano solo pochi ordini all'anno.
Ovviamente se riscontri qualche inconveniente, non esitare a contattare il tuo campo DNF locale. “Le ragioni a favore della protezione possono essere molto forti, ma è sempre possibile sminuire la protezione delle specie”, conclude l’Appendice nella sezione Natura e spazi verdi.
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