L’eroico marcatore del Barcellona contro il Bilbao domenica sera (1-0) Marc Guyot ha migliorato il suo debutto nella Liga. Arrivato a La Masia all’età di sette anni, l’attaccante (1,87 metri) si distingue per la capacità di muoversi negli spazi piccoli e di pressare “come un animale”, secondo i suoi ex allenatori.
Non avrebbe potuto chiedere un aspetto migliore. Solo 30 secondi dopo l’ingresso, Marc Guillot trasforma un passaggio di Joao Felix regalando al Barcellona una preziosa vittoria sull’Athletic Bilbao domenica sera (1-0) e permettendo ai catalani di tornare a un punto dal vantaggio. Prima del Clásico sabato prossimo (16:15). Un gol tanto importante quanto simbolico per il 17enne attaccante, che ha portato in tribuna tutta la sua famiglia. Mentre sua madre piangeva, suo padre, Manel, parlava di quanto fosse orgoglioso del microfono di El Chiringuito.
Il padre spiega: “Non si può sperare in un esordio così, nemmeno nei sogni più belli. E’ l’esordio che ogni calciatore sogna. Ero così nervoso quando l’ho visto entrare che l’ho perso di vista”.
“Abbiamo passato undici stagioni dando tutto, lottando e molto altro per arrivare a questo momento. Lui è al Barcellona da quando era giovane (7 anni)”. Sconosciuto al grande pubblico, Marc Guyot ha soprattutto fatto dimenticare la serie di infortuni nel gruppo di Xavi (Lewandowski, Rafinha, Pedri, Frenkie de Jong, ecc.) e ha giustificato la fiducia che il suo allenatore riponeva in lui. “Ho pensato a lui perché ha uno scopo, una scintilla e mi piace personalmente. (…) Gli do la fiducia che mi ha dato quando avevo 17-18 anni”, ha detto l’ex Barcellona giocatore. Mito spiegato su DAZN.
Campioni della nazionale spagnola Under 17
Marc Guyot è alto 1,87 metri ed è titolare nelle giovanili della Roja. Protagonista dell’Under 17 ai recenti Europei con quattro gol in cinque partite, la sua progressione è stata fermata dai Blues in semifinale ma si è fatto un nome insieme a Lamine Yamal, suo compagno nel Barcellona. Attaccante dell’FCB Juvenil A – l’equivalente dell’Under 18 – con cui ha segnato cinque gol in questa stagione, Guiu è stato rilasciato da Xavi durante un’amichevole contro il Vissel Kobe di Andrés Iniesta a giugno. I social avevano già potuto notare le caratteristiche del ragazzo, che è destrimano ma capace di concludere il pallone con il piede sinistro senza problemi.
“È un centravanti puro, un classico numero 9, specializzato in campo e che vive della sua forza fisica. La sua migliore virtù è il gioco aereo”, conferma Ivan Carrasco, suo ex allenatore al Barcellona. gli sport.
“Mark è molto veloce e forte. Con lo spazio è inarrestabile. Un’altra delle sue virtù è la sua grande capacità di lottare per tutti i palloni e di premere come un animale. I difensori non si sentono a proprio agio di fronte ad un tipo offensivo così pesante”.
Il suo nome è stato subito verificato da Deco, il nuovo direttore sportivo del club catalano, che lo ha inserito in cima alla lista delle future stelle. Dopo soli otto minuti con l’Atletico Barcelona, riserva del club catalano, Goyo è stato lanciato in profondità da Xavi domenica contro il Bilbao, dopo aver esordito nel girone – senza giocare – contro il Granada prima della tregua con la nazionale.
Il suo battesimo del fuoco ha infiammato anche la stampa spagnola, che ha descritto il ragazzo come “un esempio di impegno e sacrificio, non attraente come alcuni suoi compagni di squadra”, ma con un carattere che “gli ha permesso di crescere fino a quando ha avuto la possibilità di essere convocato in prima squadra”. gli sport. Dal suo lato quotidiano Mondo dello sport Dà il benvenuto all'”altro giovane d’oro del Barcellona”, simbolo della generazione 2006, considerata una delle generazioni più brillanti degli ultimi anni in seno alla Masia.
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