Il capo dello Stato francese ha sottolineato che “secondo le richieste che sono state formulate ma non secondo le indiscrezioni correnti”, le decisioni vengono prese.
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REmmanuel Macron ha cautamente risposto lunedì a L’Aia a una domanda sull’ipotesi di inviare aerei da combattimento in Ucraina per aiutarla a respingere l’invasione russa.
E il presidente francese ha sottolineato, prima di prendere qualsiasi decisione, i “criteri”: una “richiesta” dell’Ucraina, che “non è un’escalation” e “non è probabile che tocchi il territorio russo ma aiuti gli sforzi della resistenza”. e che “non indebolisce la capacità dell’esercito francese”.
“Per definizione, nulla è escluso”, ha detto, sottolineando che gli ucraini “oggi non fanno questa richiesta”.
Ha aggiunto che “alla luce di questi tre criteri, continueremo a considerare ogni caso separatamente” per la consegna di equipaggiamento militare, dopo aver avanzato gli stessi criteri per la possibilità di inviare carri armati Leclerc.
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Il capo dello Stato francese ha sottolineato che “secondo le richieste che sono state fatte, ma non secondo le voci che circolano”, osservando che il ministro della Difesa ucraino, Oleksic Reznikov, era atteso martedì a Parigi per colloqui con il suo omologo Sebastian Licorne.
Il primo ministro olandese Mark Rutte, da parte sua, ha assicurato che “non c’è nessun tabù ma sarebbe un grande passo” se gli aerei da combattimento venissero consegnati a Kiev.
Ha affermato che nemmeno i Paesi Bassi hanno ancora ricevuto una richiesta da Kiev in tal senso, poiché hanno accettato i criteri fissati dalla sua controparte francese.