Corentin Moutet, l’ultima speranza francese nel sorteggio maschile, è stato eliminato domenica da Yannick Sinner in quattro set (2-6, 6-3, 6-2, 6-1) agli ottavi di finale al Roland Garros.
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Philippe Chatrier lo credeva. Forse Corentin Moute, l’ultimo attore francese del cartellone maschile, ne è convinto. Ma alla fine, il numero 2 del mondo Jannik Sinner ha avuto dalla sua parte l’attuale numero 79 dell’ATP. L’italiano ha vinto in quattro set (2-6, 6-3, 6-2, 6-1) e in meno di tre ore di gioco negli ottavi di finale al Roland Garros. Nei quarti di finale affronterà Grigor Dimitrov.
Corentin Moute ha iniziato la partita così com’era: tutto fuoco, tutto fiamma, respingendo con i suoi colpi (14 errori diretti) un Jannik Sinner impotente e sorprendentemente impreciso. Incapace di imporre il suo ritmo, l’italiano ha cercato di resistere ai colpi potenti, ai tiri lunghi, ai rovesci taglienti e agli ammortizzatori spietati del suo avversario. Anche il numero due del mondo e vincitore degli Australian Open di gennaio è apparso congelato e sembrava avere difficoltà a muoversi, destando preoccupazioni per la sua anca, che già soffriva di dolori nelle ultime settimane.
Il cambio è avvenuto a metà del secondo set per l’italiano. Corentin Moutet non ha allentato particolarmente il suo impegno – si è addirittura rotto fin dall’inizio, prima di tenere testa – ma Jannik Sinner si è liberato. L’italiano si è mosso molto meglio, ha giocato meglio e ha commesso meno errori (solo quattro). A differenza del francese, che ha sbagliato 14 volte.
L’italiano si è liberato anche psicologicamente. Insensibile al rumore di Philippe Chatrier, impegnato quasi interamente nella causa di Moutet, che non ha esitato a giocarci sopra, è stato lui a imporre il suo ritmo al suo avversario. Corentin Moutet potrebbe essersi stancato nel primo set e non ha fatto altro che resistere fino alla fine della partita, nonostante qualche scintilla occasionale.
Finora il francese si è comportato in modo impeccabile, battendo tre giocatori in classifica più in alto di lui. È il primo giocatore francese, tra gli uomini, a conquistare almeno un set da un giocatore tra i primi 2 al mondo dai tempi di Matthias Borg contro Andre Murray al secondo turno nel 2016 (una sconfitta in cinque set). Forse non c’è nulla che possa calmare immediatamente la ventosa curva a sinistra.