La sua foto sta circolando sui social. E per una buona ragione. Le foto del fenomeno che mostri sono estremamente rare, perché è difficile catturarle. Martedì sera, quando a cella temporalesca passare in giro Era (Alpi Marittime), Tristan Bergen, che si è presentato come un “cacciatore di tempeste”, ha immortalato un “aereo blu”.
A differenza dei fulmini che colpiscono la Terra, questa forma di fulmine si eleva al di sopra delle nuvole, cumuli in questo caso, verso la stratosfera, il secondo strato dell’atmosfera terrestre. Ad una velocità di 100 km al secondo e raggiunge, di norma, un’altezza di 40-50 km dal suolo. E anche fino a 70 km secondo alcune osservazioni.
Dalla famiglia degli elfi e della lebbra
Il “jet blue” di Tristan Bergen è stato “scattato alle 22:18 da Caprice”, un villaggio arroccato nell’entroterra di Cannes, e doveva essere “a circa 80 chilometri da Cannes”, afferma il fotografo. Questi bagliori fanno parte dei fenomeni luminosi transitori che accompagnano i temporali che comprendono anche elfi e lebbrosi, che si formano a quote più elevate e sono di colore rosso.
Giovedì pomeriggio il dipartimento delle Alpi Marittime, in una veglia gialla “pioggia, alluvione e tempesta”, è tornato ad essere bersaglio di una cellula temporalesca. E i fotografi devono essere in allerta per cercare di catturare altri aerei blu.