Lanciato nel 2020, TaTaTu ha fatto la sua IPO mercoledì scorso su Euronext Growth. L’azienda italiana è il primo social network a premiare gli utenti per le loro attività sulla piattaforma.
Dopo due anni di attività, la start-up italiana TaTaTu, fondata da Andrea Iervolino, ha fatto la sua IPO attraverso una quotazione diretta a Parigi. Obiettivo dichiarato: aumentare la visibilità di questa applicazione di social media nel mondo.
“Questo elenco dal vivo rappresenta un’importante pietra miliare per TaTaTu. Rappresenta la nostra visione di plasmare il futuro dei social media e promuovere sviluppi positivi nel settore dei media e dell’intrattenimento”.Lo spiega la società nel suo comunicato stampa.
CAC è valutato più di 40 aziende
Le aspettative per questa azienda, fino a pochi giorni fa ancora sconosciuta al pubblico, sono state abbassate. Il giorno dopo l’IPO di giovedì, con un collocamento privato a 2 euro per azione, il titolo TaTaTu è balzato del 50% a 5 euro, portando il suo valore di mercato a oltre 4 miliardi di euro. Una settimana dopo, il suo prezzo si è moltiplicato per 5 e oggi è di 8,1 miliardi di euro. Sebbene l’azienda italiana avrà un fatturato inferiore ai 50 milioni di euro nel 2021, questo è superiore alla stima attuale di Cac 40 multinazionali come Alstom o Air France.
TaTaTu, come funziona?
A differenza dei social network convenzionali, TaTaTu è la prima app ad attribuire un valore tangibile alle attività degli utenti su reti come TikTok, Instagram o Snapchat. Per ogni pubblicazione, like, condivisione o qualsiasi altro tipo di interazione, l’abbonato riceve token virtuali (monete TTU), punti fedeltà.
Il fondatore Andrea Irvolino non è il suo primo successo. L’imprenditore e regista è anche a capo della casa di produzione Iervolino & Lady Bacardi Entertainment, fondata nel 2011 e quotata sul mercato italiano dal 2019.
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