Sotto Roberto Martinez, i Diavoli – soprattutto dirigenti – hanno sempre avuto ampio margine di manovra. Lo spagnolo voleva a tutti i costi far felici giocatori importanti, qualunque cosa accada. Questo non sarà il caso di Tedesco e Vercauteren, ci vorrà un po’ di tempo per abituarsi.
Lo sai se hai mai praticato sport in una squadra: in ogni gruppo un giocatore può portare più cose degli altri. Che si tratti di aprire la bocca all’allenatore o di saltare un allenamento, è lo stesso a tutti i livelli. L’allenatore vuole che i suoi migliori giocatori restino e siano felici, qualunque cosa accada.
Sotto Tedesco non è diverso, ma la differenza con Roberto Martinez è che non vuole strafare. Al centro dei Diavoli agli ordini del tecnico spagnolo c’era una differenza enorme tra il trattamento dei dirigenti e quello dei giocatori meno esperti.
Niente più doppi cappelli
Se un giocatore deve organizzare un trasferimento veloce durante l’estate, sarà svincolato. Se qualcuno di questi dirigenti ha indicato che non preferirebbe fare l’ultima trasferta della stagione per una partita in meno, non è stato un grosso problema. Roberto Martinez ha trovato una buona ragione, ovvero che la stampa, sebbene non si sia fatta ingannare, ha dovuto ingoiarla.
Con Thibaut Courtois, Domenico Tedesco ha chiarito che queste cose sono a suo avviso inaccettabili. Questa è anche la volontà del direttore sportivo Frankie Vercauteren, altrimenti ci sarebbe vento contrario tra i due uomini. Il fatto che Martinez avesse unito questi due lavori per diversi anni gli dava assoluta libertà di azione su questo tipo di decisioni.
Non tutti sono uguali, ma…
Il cambiamento culturale è avvenuto rapidamente e i demoni dovranno abituarsi. De Bruyne, Courtois e Lukaku avranno sempre vantaggi, ma non così tanti da permettere agli altri di uscire dai cardini. Una cosa con cui Lukaku e De Bruyne sembrano in grado di convivere e adattarsi ora ha a che fare con Courtois.
Ci saranno sicuramente dei colloqui nei prossimi mesi, perché nessuno vuole perdere il miglior portiere del mondo. Ma anche lui dovrà abituarsi alle nuove leggi. In Belgio tutti sanno quanto sia importante Courtois e la federazione belga non ha mai sottovalutato il suo talento e la sua importanza.
Non importa con chi parli, a nessuno importa delle loro qualità. Dovremo trovare un modo per sistemare le cose, perché sarebbe un peccato per un giocatore del genere ritirarsi dal calcio internazionale a soli 31 anni. Durante i tornei avrà ancora una volta l’opportunità di dimostrare di essere il miglior portiere del mondo. davanti al mondo intero.
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