Dopo Ucraina e Bielorussia? Secondo un documento ufficiale dell’amministrazione Putin, Lo rivela il media tedesco Sueddeutsche ZeitungLa Russia prevede di integrare completamente la Bielorussia entro il 2030.
Secondo questo documento, che risale all’estate del 2021, Mosca sta elaborando una vera e propria strategia, con obiettivi a breve termine (fino al 2022), a medio termine (fino al 2025) e a lungo termine (2030), per controllare gradualmente la Bielorussia attraverso mezzi politici, economici e militari. Il Cremlino vorrebbe che i due paesi condividessero una moneta, un sistema fiscale e un esercito comuni. Tutto questo garantendo “l’influenza dominante della Federazione Russa nelle politiche sociali, economiche, scientifiche, educative e culturali”.
Eccesso, false verità e bugie: decifrare la retorica di Vladimir Putin
L’obiettivo finale sarà la formazione di uno “Stato sindacale” – cioè una fusione – tra Russia e Bielorussia al più tardi entro la fine del decennio. L’obiettivo finale è creare un baluardo contro la NATO. Il paese di Lukashenko è finora l’unico alleato di Putin in Europa nella guerra in Ucraina.
Questo progetto esiste dalla fine degli anni ’90 e, secondo i nostri colleghi della “Süddeutsche Zeitung”, molti agenti dell’intelligence considerano credibile questo documento. Fa anche parte del sogno di una Grande Russia del presidente Putin, che vorrebbe annettere nuovamente tutti i paesi che un tempo facevano parte dell’Impero russo.