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E Hergé aveva ragione: il missile a propulsione nucleare dovrebbe arrivare entro il 2027

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E Hergé aveva ragione: il missile a propulsione nucleare dovrebbe arrivare entro il 2027

In “Objectif Lune” e “We Walked on the Moon”, Hergé immagina un razzo a propulsione nucleare. Un’idea fantastica che potrebbe realizzarsi già nel 2027.

Il programma DRACO (Experimental Rocket for Agile Lunar Operations), nato dalla collaborazione tra la NASA e la DARPA, una divisione dell’esercito degli Stati Uniti, potrebbe essere sul punto di realizzare un sogno tecnologico vecchio di più di sessant’anni.

La propulsione nucleare e aerea è infatti un progetto che riscosse molto successo negli anni dal 1940 al 1970. Abbiamo come prova il metodo di propulsione che Hergé immaginò nel suo fumetto, che, sebbene visionario, in realtà riflette soprattutto lo spirito del volte. C’è da dire che i sottomarini a propulsione nucleare erano già nel gioco, potevano operare sott’acqua per mesi, e l’idea di un aereo o di un missile che non avesse mai (o quasi) bisogno di fare rifornimento era qualcosa. sognare.

Recentemente l’idea è tornata un po’ in gioco. Sia per l’aviazione, ad esempio con il folle progetto Sky Cruise (un aereo a propulsione nucleare che non atterrerà mai), sia per l’industria spaziale con questo progetto DRACO, che, va detto, è molto più realistico.

È talmente realistico che potrebbe vedere la luce nel 2027. Va detto che la posta in gioco è alta. Attualmente, dovrebbero volerci almeno più di sei mesi per raggiungere Marte. Con questa nuova tecnologia ci vorranno solo quaranta giorni.

Se consideriamo il fatto che gli astronauti che effettuano un viaggio del genere dovrebbero sopportare livelli critici di esposizione alle radiazioni e sopportare isolamento e confinamento per mesi, possiamo vedere il pieno vantaggio di questo nuovo metodo di pagamento. un viaggio.

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Il principio è molto semplice: i missili trasportano piccoli reattori nucleari che generano un calore estremamente terrificante. Questo viene utilizzato per riscaldare il gas propellente. Sfruttando l’espansione di questo gas, il razzo può spingersi nello spazio senza troppi rischi, ha spiegato Space.com.

Quindi, sulla carta, questo progetto sarebbe relativamente non pericoloso, perché se l’energia nucleare venisse riutilizzata, il missile, in teoria, non dovrebbe rilasciare scorie nucleari per potersi muovere.

Tuttavia, ciò non significava che fosse necessario ricoprire il ruolo di discepolo di un mago, visti i rischi di incidenti che non potevano essere trascurati. Per questo motivo, il reattore nucleare in questione dovrebbe, almeno al primo lancio, entrare in funzione solo mentre il missile è in orbita, per ridurre al minimo qualsiasi rischio di radioattività che contamina l’ambiente atmosferico terrestre.

Il tutto ad un costo abbastanza alto di 499 milioni di dollari. Ma stiamo ancora parlando di riuscire a connettere la Terra a Marte in poco più di un mese…

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