Home Economia È possibile accedere alle banche 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per evitare che le app diventino vittime di phishing

È possibile accedere alle banche 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per evitare che le app diventino vittime di phishing

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È possibile accedere alle banche 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per evitare che le app diventino vittime di phishing

Nel 2021, Economic Inspection ha ricevuto 13.122 segnalazioni di phishing. Tra il 1 gennaio 2022 e il 9 novembre 2022 sono state registrate 10.376 segnalazioni.

Chiunque sia stato vittima di phishing dovrebbe bloccare immediatamente tutte le proprie carte e applicazioni bancarie. Per le carte, Card Stop è già in esecuzione continua. Questo è ora anche il caso delle app di mobile e internet banking.


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La Federazione del settore Febelfin ha comunicato al Ministro degli Affari Esteri che, dall’inizio di quest’anno, sarà possibile raggiungere ininterrottamente tutte le banche, in particolare telefonicamente, per bloccare queste applicazioni.

“Questa è un’ottima notizia. Si è notato che i truffatori spesso attaccano dopo l’orario di lavoro, proprio perché in quel momento avevano libero accesso per alcune ore. Ora questo sarà un ricordo del passato”, ha commentato Alexia Bertrand.

È probabile che i criminali informatici colpiscano in qualsiasi momento. Pertanto, la tempestiva notifica del sospetto di frode da parte del consumatore è essenziale per ridurre il più possibile le frodi. Da qui questa iniziativa delle banche, in consultazione con il governo, per fornire un servizio clienti 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per assistere i propri clienti nel bloccare le loro applicazioni bancarie in caso di frode online “, ha aggiunto Karel Burt, direttore rappresentativo di Febelfin.


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Allo stesso tempo, il ministro degli Esteri Bertrand continua a lavorare su ulteriori garanzie, tra cui un sistema di “slow banking” che consente alle banche di imporre restrizioni di pagamento più severe per rendere più difficile il furto di ingenti somme di denaro da parte dei truffatori.

Il settore è finalmente al lavoro per controllare l’IBAN del nominativo per contrastare il billing fraud, una forma di frode in cui un truffatore falsifica una vera fattura di esercente sostituendo il proprio numero di conto. La verifica dell’IBAN permetterà di verificare se il nome del beneficiario inserito corrisponde effettivamente al nome dell’intestatario del numero di conto.

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