È tempo di reimballare e ricostruire perché nuove sfide e nuove scadenze si stanno avvicinando rapidamente. Tra un anno e mezzo in Germania difficilmente ci sarà un euro. Insomma, la Confederazione Belga deve ora occuparsi di alcuni progetti. Il primo appartiene al tecnico, dopo aver annunciato l’addio di Roberto Martinez.
1. Chi succederà a Roberto Martinez?
Dopo poco più di sei anni alla guida dei Red Devils, il tecnico spagnolo si ritira. Anche se non tutti sono convinti delle sue capacità, otterrà comunque il più grande risultato nel calcio belga vincendo una storica medaglia di bronzo ai Mondiali di Russia 2018.
La Confederazione belga deve trovare un successore come allenatore e anche come direttore tecnico. Roberto Martínez, infatti, indossava cappelli, ed è chiaro che gli esperti della federazione non si aspettavano davvero le dimissioni del suo allenatore nazionale anche se quest’ultimo aveva confermato, in una conferenza stampa, che anche se avesse vinto il titolo mondiale, avrebbe rinunciato al suo posto. Lunedì dovremmo saperne di più sulle intenzioni della Federazione belga. Il CEO della RBFA terrà una conferenza stampa sapendo che non sarà necessario procrastinare. A marzo, il Belgio inizierà la fase di qualificazione per Euro 2024 venerdì 24 marzo in Svezia. Nel loro gruppo, i diavoli ereditarono anche l’Austria, l’Estonia e l’Azerbaigian.
Tra i potenziali successori, sono in tanti a volere un allenatore “nero-giallo-rosso”, anzi… Michel Priodome. Quest’ultimo è gratuito, ma il progetto può interessarlo e riportarlo al lavoro? non impossibile.
Un altro nome che viene citato e citato più spesso è quello di Philippe Clement, attuale allenatore del Monaco. Lo abbiamo incontrato alla fine della scorsa stagione e quando gli è stato chiesto se la nazionale belga potesse interessarlo, la sua risposta è stata categorica: “Tra qualche anno potrebbe essere una possibilità ma non al momento. Ho ancora questa energia, questa grinta e questa ambizione di lavorare ogni giorno con i miei giocatori”. La mia squadra e la mia squadra. Con la nazionale, è un ritmo diverso. E dopo, ho ancora molte sfide da affrontare all’estero prima di pensare alla nazionale belga. »
Tuttavia, i candidati non dovrebbero perdersi. La sfida è ardua ma interessante perché il nuovo allenatore non partirà da zero.
2. La colonna vertebrale non è cambiata?
Per il futuro della nazionale belga è necessario mantenere una spina dorsale composta da Thibaut Courtois, Kevin De Bruyne e Romelu Lukaku. La Coppa del Mondo in Qatar ha mostrato quanto il Belgio avesse bisogno di un attaccante del calibro di Big Room, anche se è stato ampiamente inefficace contro la Croazia. Ma, prima di entrare in partita, quante occasioni ha creato il Belgio? Poco, molto poco. Nonostante la mancanza di concorrenza, l’attaccante dell’Inter ha impressionato la difesa croata e gli ci sono voluti pochi millimetri per tornare ad essere campione nazionale. Maldestri e sfortunati, a prescindere, hanno deciso diversamente.
3. Il talento tra i giovani…
Sì, il Belgio ha deluso. Sì, tutti si aspettavano di più da questa squadra nonostante gli infortuni e la mancanza di concorrenza da parte di alcuni… Ma no, non bisogna buttare via tutto e vedere tutto in nero. Il talento c’è e il futuro non è così oscuro.
Le speranze si sono qualificate per il Campionato Europeo Under 21 UEFA che si terrà a giugno-luglio 2023 in Georgia con l’intenzione di brillare lì. Possono partecipare anche sei giocatori selezionati per la Coppa del Mondo in Qatar: Amadou Onana (Everton), Zino Debast (Anderlecht), Arthur Thiatt (Rennes), Jeremy Douco (Rennes), Luis Obenda (Lens) e Charles de Ketelary (AC Milan) . .). Giocatori come Aster Frank (Milan), Eliot Matazzo (Monaco) o anche Connie de Winter (in prestito dalla Juventus all’Empoli) stanno mostrando sempre più fiuto e rappresentano grandi speranze per il calcio belga.
Nel 2007, grazie ai loro risultati nel Campionato Europeo Under 21 UEFA, Vertonghens, Mirallas, Dembélé, Fellaini, Vermaelen… hanno qualificato con successo il Belgio per i Giochi Olimpici del 2008 a Pechino. È qui che viene costruita parte della futura generazione d’oro. La storia ora può ripetersi perché il Campionato Europeo Under 21 del 2023 offrirà alle attuali giovani generazioni l’opportunità di vincere un biglietto per i Giochi di Parigi nel 2024.
Anche se al momento non vediamo all’orizzonte giocatori del calibro di Kevin De Bruyne, Romelu Lukaku o Eden Hazard, il Belgio ha terreno fertile per continuare a distinguersi nei tornei più importanti. Non dobbiamo necessariamente attraversare un periodo cupo come quello che ho passato io dopo il Mondiale del 2002…a patto, ovviamente, di ripartire su basi solide e con obiettivi chiari e ambiziosi.