Se il Clasico è la massima espressione tangibile della rivalità tra Real Madrid e Barcellona, nella sua imponenza, dà anche, per assurdo, la misura del fallimento di Eden Hazard in maglia “Merengue”. Tra la scia della croce e la sottovalutazione del suo prestigio, non assaggiò briciole. “Io non sono Cristiano Ronaldo”, aveva ammonito il n.7 nella sua presentazione il 13 luglio 2019. Dopo due anni e mezzo non è più nemmeno Asensio o Rodrygo, che lo hanno sostituito in testa a Carlo Ancelotti. È diventato un backup.
Ha saltato le prime quattro partite per infortunio, ha fumato quasi al quinto e ha giocato lo scorso 24 ottobre, ma il suo gusto era solo più triste rispetto alle quattro macchine precedenti. Non era stato così vicino prima, ma ironicamente, non si era sentito così lontano. Al Camp Nou “Carlito” non gli ha dato un secondo: 90 minuti in panchina. Rodrygo e Vinicius avevano ceduto, ma Valverde e Asencio lo superarono. riserva di riserva.
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