Più di 49 milioni di elettori francesi sono stati chiamati alle urne oggi, con i sondaggi d’opinione che mostrano il partito Rassemblement National come il più grande vincitore, ma l’affluenza alle urne riserva ancora sorprese.
Oggi più di 49 milioni di elettori francesi sono invitati a votare. Recenti sondaggi d’opinione indicano che il Partito Nazionale è in vantaggio, dando l’impressione che i risultati siano già stati raggiunti.
Tuttavia, diversi fattori possono ancora sconvolgere le aspettative, in particolare il tasso di partecipazione.
Posta a sorpresa
Le votazioni sono iniziate ieri nei territori d’oltremare, tra cui Guyana, Guadalupa e Martinica, così come nel Pacifico, nella Polinesia francese e nella Nuova Caledonia.
In queste aree si è osservato un forte aumento della partecipazione. Le stime dei sondaggi d’opinione indicano che il tasso di partecipazione potrebbe raggiungere circa il 65%, rispetto al 47% delle precedenti elezioni legislative del 2022.
Ciò significa da 6 a 7 milioni di elettori in più le cui intenzioni di voto rimangono sconosciute.
La complessità delle elezioni legislative francesi
Le 577 elezioni legislative francesi sono simili alle mini-elezioni presidenziali, in cui ogni distretto elegge il proprio rappresentante.
A differenza delle elezioni presidenziali, in cui solo due candidati si affrontano al secondo turno, le elezioni legislative consentono a qualsiasi candidato che abbia ricevuto il 12,5% di rimanere al secondo turno.
Man mano che aumenta la partecipazione, questa soglia sarà più facile da raggiungere, il che potrebbe portare a decine o addirittura a cento triangoli (n.d.r.: un triangolo significa un secondo turno in cui tre candidati si qualificano per affrontarsi).
Verso una coalizione?
Questa situazione rende i risultati altamente incerti, poiché margini di poche centinaia di voti possono fare la differenza. Ad esempio, un candidato potrebbe ricevere il 31% dei voti, un altro il 30% e un terzo il 29%, rendendo difficile la previsione.
Uno scenario probabile è che nessun partito ottenga la maggioranza assoluta, il che richiederebbe la formazione di una coalizione, una pratica insolita in Francia dalla fondazione della Quinta Repubblica nel 1958.
Se ciò accadesse, la scena politica francese potrebbe assistere a un cambiamento importante, simile a quello che vediamo in Belgio.
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