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Energia: i 27 paesi si impegnano a ridurre i consumi ea raccogliere profitti in eccesso

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Energia: i 27 paesi si impegnano a ridurre i consumi ea raccogliere profitti in eccesso

Ed è stato concordato tra i ministri dell’Energia tre misure per cercare di far fronte all’aumento dei prezzi. Continua l’incontro di Bruxelles per risolvere la questione del tetto massimo del prezzo del gas.


Giornalista presso il Dipartimento di Economia

Tempo di lettura: 2 minuti

IlI ministri europei dell’Energia, nella riunione di venerdì a Bruxelles, hanno concordato un pacchetto di misure volte ad affrontare la crisi che l’Unione sta attraversando, sulla base delle proposte sviluppate dalla Commissione. Gli Stati membri si impegnano a ridurre il consumo di elettricità del 5% durante le ore di punta. Si tratta di un obbligo che sarà principalmente subordinato all’implementazione di strumenti di gestione della domanda – grandi consumatori che accetteranno, in cambio di sussidi ovviamente, di limitare la propria domanda in queste ore in cui i prezzi sono più studenteschi. È stata accettata anche una riduzione generale dei consumi del 10%, ma su base volontaria.

I ministri hanno anche approvato i due meccanismi che sono stati sviluppati per raccogliere profitti in eccesso dalle compagnie energetiche. Per i produttori di elettricità a basso costo (nucleare, rinnovabile, lignite), che beneficiano di un effetto manna quando il prezzo di mercato dell’elettricità nella maggior parte dei casi si allinea con i costi di produzione delle centrali a gas, sarà previsto un tetto massimo di ricavo di 180 €/MWh impostare. I ricavi al di sopra di questo tetto saranno considerati profitti in eccesso e potrebbero essere raccolti dagli Stati membri per la ridistribuzione a consumatori, individui e aziende che devono far fronte a bollette elevate.

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Inoltre, alle società energetiche operanti nei settori del gas naturale, del petrolio, del carbone e della raffinazione sarà riscosso un contributo congiunto, applicabile agli utili imponibili superiori al 120% dell’utile medio degli ultimi quattro esercizi. Tale contributo deve essere almeno del 33% e i fondi raccolti devono essere destinati anche a misure di sostegno per i consumatori finali più vulnerabili.

Tuttavia, le discussioni tra i ministri dell’Energia sono tutt’altro che concluse, poiché devono ancora risolvere la spinosa questione di fissare un possibile tetto massimo generale del prezzo del gas in Europa. Si tratta di una misura richiesta da una quindicina di Paesi – tra cui Belgio, Francia, Italia e Spagna – ma incontra l’opposizione della Commissione Europea e della Germania, che temono possa mettere a repentaglio la sicurezza degli approvvigionamenti.

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