Secondo uno studio dell’Audiovisivo Alliance Against Piracy (AAPA) risalente alla fine del 2022, più di 450.000 belgi (il 5,4% della popolazione) utilizzeranno l’IPTV e questa piccola scatola permetterà loro di avere tutti i canali, le serie e eventi sportivi a un prezzo ridicolo. Nel Regno Unito la percentuale è più alta, con meno del 7% di utenti sulla popolazione, e si colloca all’ottavo posto nella classifica europea.
Di fronte a questa constatazione, alcuni servizi di streaming britannici hanno deciso di stringere la vite e imporre misure massicce. Una delle ultime iniziative di alto profilo in questa lotta contro la pirateria proviene dal servizio di streaming sportivo britannico DAZN, che ha recentemente annunciato una partnership strategica con la società di sicurezza informatica Irdeto. Insieme hanno sviluppato uno strumento per combattere l’IPTV illegale.
Attraverso un comunicato stampa, De Luther, amministratore delegato di Irdeto, ha spiegato che la loro collaborazione mira a utilizzare “Conoscenza acquisita in decenni nella lotta all’hacking e alle minacce informatiche per contrastare hacker e criminali informatici.
Questa iniziativa si avvale della tecnologia all’avanguardia e di un team di esperti di DAZN per proteggere al meglio i contenuti in streaming. Come ? Concretamente, la soluzione sviluppata consiste nell’utilizzo di un watermark, ovvero di un segno unico e invisibile, che verrà incollato sui contenuti trasmessi in diretta da DAZN. Questa filigrana consentirà all’azienda di tracciare più efficacemente i flussi illegali e di identificare gli utenti responsabili, al fine di intraprendere le azioni opportune. Questa tecnologia dovrebbe fornire uno strumento straordinario per contrastare l’IPTV illegale.
Tieni presente che DAZN non si ferma qui nella sua lotta contro lo streaming illegale. In collaborazione con Videocities, l’azienda ha anche implementato l’intelligenza artificiale in grado di rilevare streaming sportivi illegali online, anche sui social network.
DAZN non è però l’unica azienda ad intensificare la lotta contro la “TV pirata”. In Italia, una legge approvata lo scorso agosto mira a vietare questi servizi sul territorio nazionale. L’AGCOM e le parti interessate hanno la responsabilità di “Adottare misure per prevenire le trasmissioni illegali”. Inoltre, la legge prevede pesanti sanzioni pari a 5.000 euro per scoraggiare i clienti da tali offerte illegali.
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