Antony Blinken, segretario di Stato americano in viaggio a Kiev, in Ucraina, non si oppone più agli attacchi diretti sul territorio russo.
Stiamo andando verso un’escalation del conflitto tra Russia e Ucraina? Ieri Antony Blinken, segretario di Stato americano in viaggio a Kiev, ha aperto la porta a un cambiamento di posizione sull’uso delle armi occidentali. Non si oppone più agli attacchi diretti sul territorio russo.
Ha aggiunto: “Non abbiamo incoraggiato gli attacchi al di fuori dell’Ucraina. Ma alla fine spetta all’Ucraina decidere da sola come combatterà questa guerra”.. Quando ieri un giornalista ha chiesto ad Antony Blinken, non ha girato intorno al cespuglio: “Non esiste più una linea rossa per l’uso delle armi americane”..
David Cameron, il ministro degli Esteri britannico, ha fatto commenti simili la scorsa settimana: “L’Ucraina ha questo diritto, mentre la Russia colpisce all’interno dell’Ucraina, è comprensibile che l’Ucraina senta il bisogno di garantire la propria difesa”..
Mosca ha poi risposto con forza, con un portavoce del Cremlino che ha avvertito gli inglesi di una pericolosa escalation. Ma è chiaro che Londra e Washington sono sulla stessa lunghezza d’onda. Recentemente, per la prima volta, gli Stati Uniti hanno fornito all’esercito ucraino missili a lungo raggio.
Finora Kiev poteva colpire all’interno della Russia solo con i propri mezzi, soprattutto con i droni. Mosca è stata presa di mira, così come le basi militari e le infrastrutture energetiche. I raid militari hanno colpito città come Belgorod. Il ponte che collega la Russia alla Crimea è stato bombardato, così come le navi della flotta russa nelle basi sul Mar Nero.
Kiev spera quindi di educare la società russa sulla realtà del conflitto e di favorire l’opinione pubblica che resta unita dietro Vladimir Putin. Ma questo potrebbe essere solo un pio desiderio.
L’annuncio americano arriva in un momento in cui gli ucraini si stanno ritirando in prima linea nella regione di Kharkiv. Negli ultimi giorni l’esercito russo ha conquistato 200 chilometri quadrati di territorio. Non è molto, equivalente alla metà del Principato di Andorra. Ma è simbolico. L’annuncio da parte di inglesi e americani potrebbe aver avuto lo scopo di risollevare il morale degli ucraini rassicurandoli sul continuo sostegno occidentale.
Ora, non saranno solo alcuni missili lanciati contro la Russia a ribaltare il conflitto. I risultati di queste operazioni sono limitati e non hanno alcun impatto sul corso della guerra. D’altro canto, è un indicatore interessante per capire se Mosca vuole o meno espandere il conflitto. Tuttavia, finora, nonostante le minacce, i russi non hanno attaccato direttamente gli interessi occidentali, almeno nel mondo reale. Una cosa è certa: questa guerra ad alta intensità è anche una guerra psicologica.
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