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Francia: quinta ondata “abbagliante”, cresce la preoccupazione

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Francia: quinta ondata “abbagliante”, cresce la preoccupazione

Con ciò, il portavoce del governo francese bilancia “gli elementi che possono preoccuparci con quelli che possono darci fiducia”.

Tempo di lettura: 2 minuti

IlIl portavoce del governo Gabriel Atal ha avvertito domenica che l’attuale progresso della quinta ondata di COVID-19 è “sorprendente”, ma pesa “gli elementi che possono preoccuparci e quelli che possono darci fiducia”.

“Questa quinta ondata inizia in modo impressionante”, ha osservato il ministro degli Esteri, ospite su Europa 1, CNEWS e Les Echos.

In media calcolata su 7 giorni (per una visione più fedele), il numero di casi giornalieri è quasi raddoppiato in una settimana: sabato erano 17.153, contro i 9.458 del sabato precedente. Ciò rappresenta un aumento dell’81%.

E questo è un aumento esponenziale, ed è un segno che l’epidemia sta andando veloce: prima ci volevano tre settimane perché il numero di casi giornalieri aumentasse delle stesse proporzioni.

Ma come nelle ondate precedenti, il problema è se questo aumento delle infezioni porterà a un massiccio afflusso di ospedalizzazioni.

Al momento non è così, che le autorità attribuiscono alla vaccinazione, che rimane molto efficace nel prevenire forme pericolose della malattia (anche se è meno efficace contro la contaminazione variabile delta).

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Sabato sono stati ricoverati in Francia 7.974 pazienti Covid, di cui 1.333 in terapia intensiva (i casi più gravi), rispetto ai 6.500 e 1.000 rispettivamente del mese precedente.

“Vediamo che c’è un aumento molto grande dell’inquinamento, ma sappiamo anche che in Francia abbiamo una copertura vaccinale molto ampia (e) siamo avanti rispetto ai nostri vicini nel potenziare la vaccinazione”, ha detto domenica Attal, lodando l’istituzione della tessera sanitaria a luglio, mentre “La maggior parte dei paesi intorno a noi l’ha implementata dopo”.

Interrogato sull’efficacia della carta, ha ipotizzato un aumento del “102%” dei controlli negli ultimi giorni rispetto alla settimana precedente, ovvero “nei primi quattro giorni di questa settimana sono stati effettuati 70.000 controlli sulle persone e più di Sono state condotte 4.300 ispezioni su istituzioni aperte al pubblico”.

Con l’autorizzazione sanitaria, il governo presume, ha insistito, “questa opzione è quella di porre restrizioni alle persone non vaccinate piuttosto che alle persone vaccinate”.

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