Prima di provare a rispondere, ricordiamo che gran parte dei dispositivi da cui dipende Internet (server, ecc.) girano su software libero proprio per la sua affidabilità.
In Belgio, a livello “client”, ovvero computer utilizzati dai cittadini, ma anche da aziende, associazioni, scuole, ecc., la situazione si ribalta con la maggior parte delle macchine che girano su software proprietario. Idem sui telefoni altrove. perché ? “Per i computer desktop, è intelligence, competenza nel marketing e lobbisti. cappelli per loro‘ dice Jean-Luc Manes.
politicamente
Le forze politiche hanno una responsabilità. Sono responsabili del rispetto della legge, del GDPR (General Data Protection Regulation), dell’indipendenza civile e della liberalizzazione. Se guardiamo al Belgio da parte francofona, il software libero appare sempre nelle Dichiarazioni di politica regionale (DPR) come uno strumento essenziale che deve essere sostenuto, come ricorda sempre Jean-Luc Manis.
Infatti, se guardiamo DPR 2019-2024 per la Vallonia A pagina 42, possiamo leggere questo: “il governoMint intende promuovere l’uso di standard aperti e software libero, che Sono strumenti essenziali per garantire l’accesso universale alle tecnologie dell’informazione Pur garantendo la libertà di ogni utente“o”Incoraggiare l’uso di software libero per cittadini e aziende, In particolare attraverso attività di sensibilizzazione e formazione“.
DPC della Federazione Vallonia – Bruxelles Va nella stessa direzione e sottolinea anche la scuola a pagina 48: “PromozioneOsserva l’uso del software libero nelle scuole e rafforza la formazione I primi e continui docenti su questo argomento“. A livello europeo, la Commissione non dovrebbe essere aggirata e suggerisce anche Strategia del software libero.
“Il politico abbraccia questo problema. Ma in Belgio, dopo che l’hai baciata, non ti interessa“Ci sono ovviamente delle eccezioni”, afferma Jean-Luc Manes.
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