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Gas: il gruppo italiano Eni rafforza la sua presenza in Algeria

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Gas: il gruppo italiano Eni rafforza la sua presenza in Algeria

Il gruppo italiano Eni si sta affermando come una delle principali società energetiche internazionali operanti nel nostro Paese. Eni, infatti, ha annunciato oggi l’acquisizione delle attività di gas BP (British Petroleum) in Algeria.

In un comunicato stampa pubblicato mercoledì sul proprio sito ufficiale, Eni ha annunciato “di aver accettato di acquisire le attività di BP in Algeria, comprese due concessioni di produzione di gas “In Amenas” e “In Salah” (rispettivamente 45,89% e 33,15% di partecipazione diretta)” .

Proprietà “In Amenas” e “In Sala”, in collaborazione Sonatra ed EquinoreSituato a sud del Sahara e la loro produzione di gas e liquidi associati è iniziata rispettivamente nel 2006 e nel 2004. Nel 2021 hanno prodotto circa 11 miliardi di m3 di gas, 12 milioni di barili di condensato e GPL. Narrato la dichiarazione di Eni.

Il gruppo italiano non ha mancato di sottolineare che “l’Algeria è un grande produttore di gas e un Paese importante per Eni” e ha aggiunto che “questa acquisizione ha un grande valore strategico per contribuire ulteriormente al fabbisogno di gas dell’Europa e rafforzare ulteriormente il gruppo”. presenza in Algeria”.

in tal modo, “Questa operazione consentirà a Eni di ampliare il proprio portafoglio di asset in Algeria e, con i nuovi contratti Perkin South e Block 404/208 recentemente sottoscritti, nuove opportunità di sviluppo integrato focalizzate principalmente sull’aumento della produzione di gas. La stessa fonte ha detto.

Inoltre, Eni ha sottolineato che “l’acquisizione è in linea con una strategia unica per affrontare le sfide dell’attuale mercato energetico al fine di fornire ai clienti energia sicura e sostenibile, accelerando il percorso verso lo zero netto”. Prima di sottolineare infine che “le autorità competenti devono dare il loro consenso a questa operazione”.

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Algeria – Italia: Debon parla al telefono con Maratella

L’Algeria e l’Italia hanno rafforzato le loro relazioni bilaterali, in particolare firmando diversi accordi legati al settore energetico. Domenica scorsa, il presidente Abdelmadjid Tebboune ha chiamato il suo omologo italiano Sergio Mattarella.

Durante questa conversazione telefonica, i due capi di Stato hanno discusso delle relazioni bilaterali, mettendo in evidenza la forza di queste alte e speciali relazioni tra i due paesi amici in molti campi.

Inoltre, i due capi di Stato hanno discusso i risultati emersi dalle loro visite e le modalità per accelerare l’attuazione dei risultati. E questo insistendo sull’apertura permanente di canali di comunicazione per garantire il coordinamento e la consultazione.

Ricordiamo che il gruppo Eni Italian è presente in Algeria dal 1981. “A seguito di queste acquisizioni e dei progetti di sviluppo in corso nel bacino del Perkin, la produzione di Eni in Algeria aumenterà a 120.000 barili di petrolio equivalente al giorno entro il 2023”. Lo afferma un comunicato stampa del gruppo. Questo “conferma ulteriormente Eni come una delle principali società energetiche internazionali operanti nel Paese”.

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