Il Premio Nobel per la Fisica senza precedenti premia il lavoro sui cambiamenti climatici. Tra i tre vincitori c’è l’italiano Giorgio Parisi, teorico degli eventi irregolari.
Il 2021 è stato confermato come l’anno dell’incoronazione italiana. Poi Hit del gioco, L’Italia sale sul palco del Nobel. Martedì 5 ottobre il Premio Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato a due vecchi esperti, il 50% degli americani-giapponesi sul tema del riscaldamento globale, Sikuro Manabe e il tedesco Glass Hasselmann e l’altra metà dello scienziato italiano Giorgio Parisi. Un teorico eletto
Cerimonia di incoronazione per la vita di un fisico italiano
A lui va il Nobel per lo studio degli eventi irregolari, e soprattutto per “trovare la correlazione del disordine e delle fluttuazioni nei sistemi corporei dall’atomo alla scala planetaria”, ha detto la giuria. In altre parole, lo scienziato italiano ha aiutato a comprendere sistemi complessi come il clima.
Ma questo è stato il culmine della carriera del fisico romano, 73 anni, oggi affermato teorico dell’Università della Sabinza e preside dell’Accademia, uno dei più antichi istituti scientifici d’Europa. 1600, al tempo di Galileo.
Dallo studio delle particelle elementari all’inizio della sua carriera nel 1970, al suo lavoro sui “vetri a spirale” (queste leghe formate casualmente da un piccolo numero di impurità magnetiche), l’italiano ha sviluppato molti fondamenti. Contributo a vari campi della fisica moderna.
I tre vincitori si divideranno 10 milioni di corone svedesi, metà dei quali andranno a Giorgio Paris. Gli altri due sono stati premiati “per la modellazione fisica del clima terrestre, per la misurazione delle sue variazioni e per la previsione affidabile del riscaldamento globale”.
Il Premio Nobel per la Fisica è stato assegnato l’ultima volta a un italiano nel 1984 da Carlo Rubia.
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